Una via per Anna Frank, altro botta e risposta Capponi-Micucci: "ha ammesso la sua uscita maldestra", "speriamo di ritrovarci presto ad inaugurarla"

6' di lettura 09/02/2023 - Continua il dibattito a distanza tra l’assessore al welfare Barbara Capponi e il capogruppo Pd Francesco Micucci sulla mancata intitolazione di una via da Anna Frank, caso sollevato dai dem qualche settimana fa.

Capponi ritorna sull’accaduto rispedendo di nuovo le accuse al mittente. «Il consigliere forse non si è reso conto che nel giro di poche righe ha dovuto ammettere suo malgrado egli stesso prima di tutto che la sottoscritta non fosse presente al consiglio comunale in oggetto, dettaglio non da poco, e che aveva cercato di omettere nella sua infelice prima uscita sull’argomento finché non lo avessi dovuto sottolineare io personalmente – precisa l’assessore – segue quindi l’ammissione dello stesso Micucci relativa alle me dichiarazioni che deve anche in quel frangente dichiara “ho evinto il mio intervento”. Grave e triste che prenda in giro i cittadini quando mi attribuisce dichiarazioni non mie: la nota che ho preparato e da cui il sindaco trasse la risposta sulla scuola è ovviamente relativa alle deleghe di mia pertinenza, rimandando la discussione sulla intitolazione agli spazi pubblici, correttamente, alla commissione toponomastica, che deve valutare o meno l’opportunità di intitolazioni di volta in volta. Non conosce il consigliere le competenze di giunta, consiglio e commissioni? Cita maldestramente la registrazione sullo streaming: invito davvero tutti ad ascoltarla, perché chiunque può capire che il discorso è chiaramente diviso in più parti, che il consigliere ha fatto male (ad arte?) la propria parafrasi omettendo tutto il dettaglio raccontato dal sindaco sul lavoro con le scuole e sulla disponibilità a relazionarsi con esse per eventuali acquisti mirati, né può fornirmi, ovviamente, come ho chiesto, alcuna registrazione della mia presenza in consiglio quella sera. Quando il sindaco, a conclusione del suo intervento, dichiara che la memoria si onora indipendentemente dalle decisioni prese sulle vie, pensava fosse chiaro il senso della sua semplice dichiarazione, che Micucci probabilmente non ha compreso. È opportuno inoltre informare che nell’amministrazione precedente, insieme all’allora presidente del consiglio comunale Morresi, ci si era relazionati negli incontri con le scuole e anche con le agenzie di viaggio per verificare la disponibilità ad andare un giorno a visitare le foibe e per un viaggio più lungo per condurre gli studenti ad Auschwitz, iniziativa interrotta causa covid, che l’ha resa impossibile. Ribadisco il mio invito a un atteggiamento più corretto e a non scendere nel personale, attribuendo agli altri degli atteggiamenti immorali. Dimostri che l’interesse verso ogni vittima è sincero e non distingue morti più meritevoli di altri: mi auguro di vederlo attivamente all’opera nel suscitare interesse e conoscenza sulla vicenda storica che diede vita al Giorno del Ricordo, che commemora le vittime dei partigiani comunisti. Apprendo dalla stampa che l’Anpi di Civitanova con fermezza condanna le esecuzioni sommarie avvenute nelle foibe, adducendo che fu “Senza dubbio una tragedia che colpì tanti innocenti e che va riconosciuta”. Non posso che apprezzare la franchezza e l’onestà intellettuale di chi riconosce il valore che va tributato a tutti i morti, indipendentemente dal contesto che ne porti il peso del sangue. Segua il buon esempio dell’Anpi il consigliere Micucci: lo invito ad esporsi pubblicamente per onorare la memoria e la storia, senza paura, non solo di Anna Frank e di tutti coloro che come lei subirono uno dei più colpevoli abomini della storia come l’Olocausto, ma anche degli infoibati, dei martiri di Siroki Brijeg, del beato Rolando Rivi e dei molti senza nome che ne condivisero la triste sorte di odio e morte orrenda. Non più quindi vittime di serie A o B. Si impegni a fare luce concretamente su tutti i coloro che non ci sono più e che non parlano, ma hanno la nostra voce per chiedere giustizia e memoria onesta e trasversale. Si dia il segnale di una politica

sana, senza menzogne, strumentalizzazioni e incredibili “dimenticanze”, una politica che sa confrontarsi sulla veridicità dei fatti e che vuole davvero costruire un futuro migliore, senza revisioni storiche, dei fatti o partigianerie di alcuna parte».

Non si è fatta attendere la contro-contro replica del capogruppo dem. «La montagna ha partorito il topolino – minimizza Micucci – l'assessora mi chiedeva la registrazione e le ho fornito la trascrizione "parola per parola" su quanto dibattuto in aula nel 2018. Dopo oltre una settimana produce una ulteriore nota stampa sgangherata, in cui non potendo ribattere a quanto da me riportato documenti alla mano, cambia discorso. Dalla registrazione del dibattito emerge chiarissimo che il sindaco Ciarapica attribuisce a lei, assessora, la volontà di non dare seguito alla mozione del Pd. Se lei disconosce questo pensiero se la prenda col suo sindaco e lasci stare me, che ho semplicemente riportato il virgolettato. Nella sostanza poi tutta questa polemica non avrebbe avuto modo di esistere se a suo tempo il sindaco e la sua maggioranza avesse fatto la cosa più normale: intitolare la via ad Anna Frank. Lasciamo stare poi il covid per giustificare i mancati viaggi ad Auschwitz. La mozione è stata presentata nel 2017 e discussa a luglio 2018 quando ancora non si sapeva cosa fosse il covid. Non risultano capitoli di bilancio allora dedicati a questi viaggi. Quanto poi ai " due pesi e due misure" rispetto alla Giornata del Ricordo e della Memoria, affibbia ad altri quanto lei e la sua giunta ha già fatto: Civitanova, infatti, ha già una piazza intitolata ai Martiri delle Foibe ed un parco intitolato a Norma Cossetto. Intitolazioni giuste, a cui ho partecipato personalmente come personalmente ho sempre partecipato ogni anno alle varie manifestazioni per ricordare questa tremenda strage delle Foibe. Ma Civitanova, per volontà della vostra giunta, non ha alcun riferimento toponomastico ad Anna Frank o ad altre vittime della follia nazi-fascista! Chi usa quindi due pesi e due misure? Si faccia quindi l'assessora un esame di coscienza prima di affibbiare ad altri aggettivi che farebbe bene a rivolgere a sé ed ai suoi colleghi di giunta.

E mi auguro che questa stucchevole polemica finisca qui e che possiamo presto trovarci insieme all'intitolazione di una via ad Anna Frank, come la storia impone».

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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 09-02-2023 alle 16:33 sul giornale del 10 febbraio 2023 - 90 letture

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