Bandiera Lilla e Sportello autismo, il Comune al lavoro nella Giornata internazionale della disabilità

6' di lettura 03/12/2021 - Da un lato il lavoro sul versante dell’accessibilità per centrare la Bandiera Lilla. Dall’altro l’impegno ad ampio raggio sul fronte dell’autismo. Civitanova rilancia su questi due filoni l’attività di welfare nella Giornata internazionale delle persone con disabilità.

In mattinata in sala giunta l’assessore Barbara Capponi ha invitato Marzia Brandi, presidente della Consulta regionale sulle disabilità e consigliera Anmic, Agostino Basile, presidente dell’Asp Paolo Ricci, e Kety Paglialunga, rappresentante dell’associazione Omphalos (ma anche presidente regionale dell’Ordine degli psicologi), oltre a dirigenti e operatori dei vari servizi per fare il punto della situazione su questi due filoni che l’Assessorato sta seguendo con particolare attenzione.

Primo, la strada che porta verso la Bandiera Lilla, vessillo che identifica i Comuni che hanno reso o cercano di rendere giorno dopo giorno sempre più accessibili ai disabili i servizi turistici della città e quindi spiagge, balneari, hotel, ristoranti e via discorrendo. Nelle Marche sono solo quattro i Comuni Bandiera Lilla, nessuno nel Maceratese. «Da tempo è iniziata questa collaborazione con il Comune di Civitanova per provare a centrare l’obiettivo – conferma Brandi – la Bandiera Lilla è il simbolo di un territorio che mette il disabile al centro, anche se l’offerta turistica è solo una parte della vita quotidiana di una persona. Stiamo procedendo alla mappatura del territorio per capire quali sono le attività già adeguate e quali hanno bisogno di interventi per essere accessibili a persone disabili, un percorso che ci entusiasma e che è fondamentale per una realtà che voglia descriversi in modo nuovo, che guarda al futuro».

Grande fermento anche sul fronte del sostegno alle famiglie delle persone con disturbi dello spettro autistico. Il 15 dicembre all’Asp Paolo Ricci aprirà lo Sportello autismo, uno strumento, gestito dall’associazione Omphalos con psicologi, pedagogisti e assistenti sociali, che ha l’obiettivo di dare un sostegno a coloro che si trovano ad affrontare per la prima volta una situazione del genere. Lo sportello sarà aperto su prenotazione, basterà contattarlo via telefono (0733 78361) o email (sportelloautismo@paoloricci.org) e il servizio è totalmente gratuito. «La nostra associazione nasce a Fano nel 2008 e da allora sono sorti due laboratori, uno proprio a Fano e l’altro ad Acquaviva Picena, e a fra poco ne avremo un terzo a Recanati – spiega Paglialunga – facciamo corsi di formazione ai genitori ma anche agli educatori e agli insegnanti, che spesso non sono preparati per relazionarsi con ragazzi autistici. Lo Sportello autismo è un punto di partenza importante per cercare di intercettare i bisogni delle famiglie che non sanno bene come fare una volta che viene diagnosticato il disturbo a loro figlio o a un caro».

Il problema è che non esiste un’anagrafe dei soggetti autistici né a livello nazionale né locale, per cui è anche difficile capire di quante persone si stia parlando. E tutto è reso più complicato dal fatto che, dopo i 18 anni, la rete dei servizi sociali si sfilaccia nei loro confronti. «A spanne a Civitanova pensiamo si tratti di un numero compreso tra i 50 e i 100 soggetti – dice Basile – vogliamo fare una ricerca proprio in questa direzione, in modo da avere una percezione più definita della situazione in città. Spesso dell’autismo abbiamo una versione romanzata, in realtà ci sono persone che hanno gravi problemi relazionali».

In questa direzione il grande sogno resta la realizzazione del centro per l’autismo a Civitanova Alta. «L’Asp Paolo Ricci ha un terreno di proprietà di 49 mila metri quadrati, abbiamo già chiesto al Comune di fare una variante urbanistica che avviare l’iter, la giunta ha dato il suo ok, aspettiamo che si arrivi in consiglio comunale fra non molto – fa il punto il presidente del Paolo Ricci – l’idea è quella di avere un centro diurno con superficie coperta tra i 1.500 e 3.000 metri quadrati dove si possano anche avere degli appartamenti dove persone autistiche possano vivere da un lato con la libertà di poter accogliere familiari e amici, dall’altra di avere una assistenza sempre a loro disposizione. Ci stiamo lavorando, da anni accantoniamo cifre dall’avanzo di amministrazione per questo progetto».

«Vogliamo una città in cui tutti si preoccupano di tutti, in una rete che fa davvero sinergia – rimarca l’assessore Capponi – ci ho creduto sin dal primo anno del mio insediamento come assessore, lavorando da un lato sulla cultura dell’inclusività e dall’alta con servizi concreti come questi di cui stiamo parlando oggi».

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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 03-12-2021 alle 15:53 sul giornale del 04 dicembre 2021 - 175 letture

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