comunicato stampa
Toni Capuozzo in Comune per raccontare il "suo" Afghanistan: "evitiamo che diventi la nuova culla del terrorismo"

Capuozzo ha raccontato la sua esperienza maturata sul campo e nelle trincee, essendo stato per molti anni, dopo il 2001, inviato per il Tg5 in quei territori difficili da cui ha tratto il libro che era già uscito nel 2018 e che l’amministrazione ha ritenuto opportuno ripresentare: “La culla del terrore: l’odio in nome di Allah diventa Stato”, insieme alla testimonianza del fotografo Guido Picchio, che al seguito del diplomatico Andrea Angeli, entrambi maceratesi, ha scattato tantissime foto che ha raccolto in un libro. Angeli è stato prima portavoce Ue a Kabul e quindi consigliere politico di quattro comandanti Nato a Herat.
Vent’anni di militari presenti in Afganistan per difendere i civili dall’estremismo dell’Isis. Infine questa estate la ripresa della recrudescenza contro i moderati e il successivo ritiro delle truppe americane da quel territorio e così di tutti i contingenti di Pace dell’ONU, compresi i nostri apprezzati italiani, militari che si sono sempre fatti amare dalla popolazione per umanità e che in quel luogo hanno anche perso la vita. Capuozzo nel suo intervento ha detto: «Il crollo del potere americano con la ritirata da quel Paese rischia di riaccendere gli attacchi di terrorismo nel mondo non islamico».
«Tutti sappiamo che da questa estate è ritornato a Kabul uno stato di totalitarismo assoluto da parte della feroce Isis in cui diritti civili gradualmente acquisiti negli ultimi venti anni, grazie alla presenza delle forze armate internazionali, sono stati improvvisamente calpestati con la violenza, una violenza inaudita e che particolarmente si accanisce contro le donne e contro una loro normale occidentalizzazione che le ha portate a scuola, segnale di integrazione e di crescita, per non soccombere alla prepotenza degli uomini in nome di Allah – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica a margine della presentazione del libro – non vogliamo dimenticare il terrorismo islamista, le nefaste bandiere nere dell’Isis, la guerra santa dello stato islamico e dei suoi seguaci contro gli “infedeli” occidentali. Un argomento che già dal clamore dei primi giorni di settembre di questo anno sta purtroppo scomparendo dalle pagine dei giornali.
Capuozzo in conclusione ha aggiunto che «occorre agire su più fronti: per primo che i diritti delle donne non possono essere calpestati, questo atteggiamento crea un pericoloso precedente. La scuola è per loro fondamentale, le aiuta a riscattarsi da una prepotenza ordita dagli uomini per annullarle e tenerle in loro totale possesso. La seconda cosa è che non si può svuotare un Paese di 38 milioni di abitanti, bisogna aiutarli lì e aiutarli intanto anche attraverso i campi profughi, che siano degni di questo nome, nei paesi confinanti. Terzo cercare di tentare un accordo con i Paesi vicini (compresa a mio parere la non simpatica Cina), per riportare un po’ di normalità a quelle popolazioni. Infine occorre evitare che l’Afghanistan diventi la culla del terrorismo».
- serata che ci ha spiegato molto bene la situazione afgana e la ferocia dell’Isis – ha aggiunto Ciarapica – noi faremo la nostra parte, abbiamo dato disponibilità alla nostra Prefettura per poter accogliere e integrare i nuclei familiari afgani che saranno distribuiti in Italia. Civitanova ancora una volta vuole essere accogliente e vuole contemporaneamente tenere acceso un faro sulla drammatica situazione di questo Paese».
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