Morrovalle: verso le elezioni comunali, il centrodestra in attesa, prime riunioni nel centrosinistra

2' di lettura 06/02/2021 - Elezioni, parola ricorrente di questi tempi nel dibattito politico nazionale. Ma il fermento c’è anche e soprattutto a livello locale, in vista delle amministrative che coinvolgeranno diversi Comuni del Maceratese, tra i quali anche Morrovalle. In attesa di conoscere la data precisa per le consultazioni (sarà prima dell’estate, come di consueto, o la pandemia le farà slittare come le scorse regionali a settembre?), gli schieramenti cominciano a muoversi, seppur lentamente.

L’unica certezza è che la città fra qualche mese avrà un nuovo primo cittadino: con due mandati e un decennio di amministrazione alle spalle, la corsa di Stefano Montemarani volge al termine. Ma il sindaco in carica, seppur non sarà più la locomotiva della coalizione di centrodestra, vuole esserne sicuramente un vagone importante. «Delle vere discussioni sulle elezioni ancora non le abbiamo affrontate, visto anche che la data potrebbe slittare oltre l’estate – dice Montemarani – e dall’esperienza che ho so che le fila del discorso si tirano sempre un mese e mezzo prima del voto, subito a ridosso del termine per presentare le liste. Nel 2011 addirittura decisi di candidarmi a sindaco due giorni prima della chiusura delle liste. Perché non c’è alcuna fretta, anzi, meglio temporeggiare per non arrivare spompati al traguardo. Per quanto mi riguarda, mi metto a disposizione della coalizione con la mia esperienza, anche se non potrò essere ricandidato sindaco: voglio fare la mia parte, se il resto del gruppo lo vorrà».

Discussioni in stato più avanzato invece nel centrosinistra, dove si sono svolte le prime riunioni per iniziare a comporre il perimetro della coalizione che proverà a riprendersi Morrovalle dopo 10 anni. «Siamo ancora in fase molto preliminare, anche se qualche incontro in teleconferenza lo abbiamo fatto – spiega Francesco Acquaroli, leader della coalizione di centrosinistra – abbiamo iniziato a discutere sia sui nomi che sui programmi, ma è chiaro che sia davvero molto presto. Dovremo fare una sintesi, ci arriveremo».

Ovvio che tutti i discorsi però siano condizionati dai movimenti tellurici a livello nazionale, con il centrodestra spaccato dalla fiducia o meno a Draghi e il centrosinistra che cerca la quadra sull’asse Pd-5 Stelle-Italia Viva. La partita è appena iniziata.

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