Crisi di Governo, Conte: 2 giorni cruciali in Parlamento

Domenica 17 gennaio il presidente di Italia Viva, Ettore Rosato, aveva sottolineato che "se il premier vuole risolviamo tutto in due ore", ma è palese che oramai il partito di Renzi è fuori dalla maggioranza. Lunedì 18 e martedì 19 gennaio sono in programma i passaggi decisivi alla Camera e al Senato in cui Conte chiederà la fiducia. E se a Montecitorio il Primo Ministro non dovrebbe avere problemi, a Palazzo Madama i numeri non sono al momento rassicuranti.
L'ipotesi attualmente più probabile è anche quella che reca con sé le maggiori incertezze: ovvero, uno scenario in cui Conte ottiene la maggioranza in Parlamento, ma non quella assoluta (161). A questo punto il premier dovrebbe scegliere se lasciare e ottenere un reincarico, (in modo da lavorare con maggior tempo e minor frenesia), coinvolgendo i responsabili direttamente in incarichi di Governo nel Conte ter; oppure, rimanere alla guida del Paese con un Governo di maggioranza relativa, con la scelta di Italia Viva di astenersi e non di votare contro. Vi sarebbe poi la terza opzione: ottenere una maggioranza relativa ma con meno voti rispetto a quelli su cui può contare sulla carta al netto della defezione di Iv (18 senatori). A quel punto il Presidente della Repubblica Mattarella potrebbe scegliere di puntare su un'altra figura.
Meno concreta la possibilità che il pressing di Pd, Cinque Stelle, (e forze economico-sociali favorevoli alla maggioranza), sortisca i suoi effetti e Giuseppe Conte raggiunga quota 161.
Ancor meno probabile che il premier non riesca a convincere pezzi di Senato a schierarsi dalla sua parte e che nel contempo, Italia Viva, invece di astenersi, voti contro e il Governo ne esca sfiduciato. A quel punto gli scenari sarebbero solo due: governo istituzionale o voto a fine primavera.

Questo è un articolo pubblicato il 18-01-2021 alle 09:56 sul giornale del 19 gennaio 2021 - 173 letture
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