Sisma e viabilità, De Micheli ad Ascoli. Ceriscioli: "Un Ministro speciale per le Marche". I casi approfonditi

Qualche mese fa l’abbiamo incontrata al Ministero per fare il quadro generale di tutte le opportunità e necessità infrastrutturali per la nostra regione perché i collegamenti nelle Marche sono un punto debole. E’ veramente importante avere risposte dal punto di vista infrastrutturale perché ci permettono di cogliere più opportunità, sviluppando l’economia e tanti settori. Con le infrastrutture che abbiamo l’occupazione, nelle Marche dal 2015 al 2019 è cresciuta del 3%, in Emilia Romagna del 2,8%. La disoccupazione nelle Marche è -1,2%, mentre in Emilia Romagna -1,4%. Siamo al passo con le migliori regioni italiane. Dobbiamo guardare oltre e di fronte ad un quadro di proposte progettuali resta il nodo dei meccanismi burocratici per la ricostruzione. Resta primaria la necessità di abbreviare i tempi delle procedure”.
Cosi il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, accompagnato dalla vicepresidente Anna Casini e alla presenza del ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli, ad Ascoli, ha partecipato all’incontro “Le infrastrutture nel Piceno, piani di ripristino post sisma – finanziamento delle priorità 4”, organizzato dai Piccoli Comuni Anci Marche.
“Il ragionamento che abbiamo aperto dopo il decreto sisma – ha sottolineato De Micheli – è stato quello di completare il quadro legislativo per la ricostruzione e dare una governance al terremoto. Oggi le relazioni di Anas ci hanno illustrato lo stato di avanzamento dei lavori viabilistici già finanziati egli interventi annessi alla viabilità interessata dal terremoto. Però, solo attraverso la condivisione e la decisione si effettua un effetto sulla burocrazia. Questo è quello che deve fare la politica”.
L’incontro odierno ha fatto il punto sul piano di ripristino della viabilità marchigiana e nello specifico quella delle zone del cratere. I temi trattati hanno visto la presenza del responsabile dell’Assetto infrastrutturale Rete di Anas, l’ingegner Fulvio Soccodato. In particolare sono stati approfonditi: la soppressione di 71 passaggi a livello attivi sulle linee Orte – Falconara, Civitanova – Albacina e Ascoli – Porto d’Ascoli. Importo richiesto 15 mln di euro. Per quanto riguarda la terza corsia A14: tratto Porto Sant’Elpidio – San Benedetto è stata avanzata la richiesta di valutare l’opportunità di un arretramento dell’A14 all’interno di una fascia di 5 chilometri e bypassare, attraverso una bretella, il centro della città sambenedettese al fine di deviare il traffico pesante. Finanziamento richiesto per le opere 210 mln di euro. Risoluzione nel più breve tempo possibile del contenzioso tra Anas e la Carena costruzioni (impresa appaltatrice), al fine di riprendere i lavori della galleria di Montecastello tra Arquata del Tronto e Acquasanta Terme. Si è richiesta la connessione del raccordo autostradale Ascoli Mare e A24 Roma – L’Aquila perché l’infrastruttura è tra le opere prioritarie strategiche da realizzare nell’area di crisi complessa “Piceno Valle del Tronto Val Vibrata”. Finanziamento per la realizzazione dell’opera 90 mln di euro. Si è richiesto il collegamento mare – monti attraverso la bretella del casello di Porto S.Elpidio e la strada provinciale 204 Lungotenna, un bypass Molini Girola e il nuovo ponte sul Tenna e il collegamento Servigliano Amandola. Costo complessivo delle opere 64 mln di euro. Infine, si è avanzata la richiesta della Pedemontana zona cratere, della Pedemontana Sassoferrato – Cagli e il collegamento San Severino – Castelraimondo. Importo complessivo 925 mln di euro.
L’incontro è stato aperto da Augusto Curti, sindaco di Force e coordinatore Piccoli Comuni Anci Marche con gli interventi, tra gli altri, del presidente della Provincia di Ascoli, Sergio Fabiani e del presidente Anci Mangialardi.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-01-2020 alle 16:44 sul giornale del 29 gennaio 2020 - 283 letture
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