Mancate manutenzioni e buche "assassine" : piovono richieste di risarcimento

2' di lettura 22/01/2020 - Non effettuare a dovere le necessarie manutenzioni può costare caro sia alla salute dei cittadini che alle casse del Comune.

La settimana scorsa la giunta comunale era corsa ai ripari per una citazione in giudizio da parte di una donna che reclama 96 mila euro di risarcimento danni dopo essere caduta rovinosamente a terra in piazza XX Settembre a causa dei buche e avvallamenti. Ora altri due cittadini tentano la stessa via, pur con richieste risarcitorie meno gravose per le casse comunali. L’amministrazione comunale, infatti, ha dato il via libera alla costituzione in giudizio in vista delle udienze di due distinti procedimenti per casi analoghi a quello della signora in piazza. Uno risale al 29 marzo scorso, quando, come riporta la delibera, la signora L.G. camminando lungo il marciapiede di via Brianza, nei pressi della propria abitazione, è inciampata in una buca presente sul manto stradale mentre si accingeva ad attraversare la strada. Fallito il tentativo di mediazione, la donna richiede ora al Comune 20.741,41 euro: la prima udienza del procedimento è fissata per il prossimo 9 aprile al Tribunale di Macerata. L’altro risale invece al 9 maggio 2018, quando la signora P.G., trovandosi a percorrere il marciapiede che costeggia via Aldo Moro per rientrare verso casa, è inciampata su una duplice buca presente sul fondo irregolare dell’area cadendo poi a terra. Anche in questo caso, trattativa di conciliazione fallita e richiesta della cittadina che dice 5 mila euro. Se ne discuterà in Tribunale il prossimo 12 febbraio. In totale fanno, potenzialmente, 26 mila euro da sborsare, se dovessero venire accolte in toto le richieste dei due cittadini.

Ci sarebbe anche un terzo caso, ma almeno in questo il Comune ha limitato i danni arrivando ad un accordo transattivo che evita il passaggio in tribunale. Il 30 giugno 2014 un palo della pubblica illuminazione in via Boiardo era caduto accidentalmente sopra la Fiat 500 di proprietà di una società privata. Prima i rimpalli tra Comune e Atac per la responsabilità della manutenzione, poi alla fine la trattativa privata che è andata finalmente a buon fine: la società chiedeva 1.375 euro, ma ha deciso di accontentarsi di poco più della metà (700 euro) oltre ai 238,92 euro da versare nelle tasche dell’avvocato per le spese legali. Totale 938,92 euro, cifra che è stata appena stanziata con delibera di giunta. E soldi che si potrebbero tranquillamente evitare di sborsare agendo a monte: prevenire è meglio che curare, diceva una nota reclame.


di Marco Pagliariccio 
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Questo è un articolo pubblicato il 22-01-2020 alle 15:07 sul giornale del 23 gennaio 2020 - 846 letture

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