Ospedale, Ciarapica sbotta: servizi smontati pezzo per pezzo, Ceriscioli faccia qualcosa

“A distanza di quasi un anno dai miei interventi sull’argomento, sono costretto a rilevare che lo stato dell’ospedale desta molta preoccupazione – sottolinea il primo cittadino – a Civitanova, di autonomo, non è rimasto nulla. O meglio, rimangono le parole, le continue rassicurazioni che giungono da Palazzo Raffaello in cui si vuol far credere ai cittadini che si continua ad investire e rafforzare l’esistente o che a breve sarà disponibile il nuovo ospedale unico di cui ancora non si vede l’ombra e la cui ubicazione a mio parere, vista la popolosità della costa, rimane dubbia. In verità la decostruzione mirata ed inesorabile del nostro ospedale è sotto gli occhi di tutti, diversamente da quanto ci era stato garantito. Destino che accomuna altri ospedali locali nel totale disinteresse della salute di parte di cittadini marchigiani”.
A riprova che da cinque anni a questa parte l’ospedale sia stato indebolito e depauperato dei servizi fondamentali, Ciarapica elenca situazioni “di inaccettabile gravità”, alcune già oggetto di osservazioni. “E’ stata tolta l’unità dipartimentale di Oncologia e il servizio dipende dal reparto di Macerata – inizia il sindaco – tolta anche l’unità dipartimentale di Chirurgia d’urgenza che era stata assegnata a Civitanova Marche; stessa sorte sta toccando al reparto di Pediatria, come previsto, che non ha più un primario e dipende in tutto e per tutto da Macerata. Ginecologia non è messa meglio, da tempo abbiamo un facente funzione, ma anche qui c’è Macerata con il primario dipartimentale che copre tutta l’Area vasta. Radiologia ha in dotazione un’unica e ovviamente insufficiente Tac, inoltre, l’apparecchio per la radiografia dinamica sembra che sia da circa tre anni fuori funzione. Anche in questo reparto da tempo c’è il facente funzione e non più il primario. Infine, e non meno importante, Cardiologia ha visto il dimezzamento dei posti letto all’Unità di Terapia Intensiva. La politica del governatore Ceriscioli, che ha voluto tenere la delega della sanità, è stata quella di smontare pezzo per pezzo i pilastri che reggevano i servizi ospedalieri riducendoli all’osso con il risultato di far perdere credibilità al nostro ospedale e a tutti i professionisti che ci lavorano. I cittadini su un argomento tanto sensibile quanto fondamentale, ed io insieme a loro, esigono risposte, non eterne promesse pre-elettorali: che fine farà l’ospedale di Civitanova, la città più popolosa della provincia?”.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-01-2020 alle 13:22 sul giornale del 13 gennaio 2020 - 688 letture
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