“XIX Rassegna Comunale del Teatro della scuola”, l’incontro di Enzo Pennetta con le insegnanti del progetto

"Questo Assessorato ha introdotto la novità del tema come filo conduttore della rassegna. Da un confronto costante e costruttivo con le insegnanti era emersa la necessità di poter avere un momento di formazione con personale valido e formato su come declinare nella rassegna teatrale argomenti educativi e formativi. Per questo abbiamo voluto il giornalista e insegnante Enzo Pennetta che ha offerto loro spunti importanti e profondi" ha dichiarato l'assessore Barbara Capponi, fautrice della iniziativa.
Il prof. Pennetta partendo dall’immagine del quadro del Giorgione “Le tre età” ha delineato un percorso storico del cambio e dello scambio generazionale; infatti nel quadro si possono osservare tre uomini, uno molto giovane intento ad apprendere da un libro, uno di mezza età che spiega dallo stesso testo ed il terzo che invece non guarda il libro, ma il suo sguardo è oltre, oltre ciò che si impara dai libri, è lo sguardo di chi ha vissuto ed attraversato la propria esistenza ed il cui patrimonio consiste nella saggezza che può donare alle nuove generazioni.
Queste ultime in effetti sono sempre più fragili, soggette a crisi profonde, che probabilmente dipendono dalla trasformazione dei rapporti familiari: prima essi erano un vero e proprio “Dispositivo di alleanza”, dall’’800 poi con lo studio delle problematiche familiari si arriva quasi ad una medicalizzazione dei rapporti, fino ad arrivare allo spartiacque del ’68 dove l’alleanza lascia il posto al conflitto generazionale, quindi la rottura dei rapporti all’interno del nucleo familiare.
Nell’incertezza dei rapporti e nella “Liquidità (cit. Baumann) della società contemporanea, i nonni – le generazioni più mature – rappresentano le radici, l’elemento di stabilità, dal quale attingere per esperienza e, perché no, anche per conforto. In fin dei conti i nonni sono coloro che ce l’hanno fatta, le persone che hanno attraversato la vita e sono riusciti ad uscirne.
Queste riflessioni portano alla domanda: verso quale società? In una dimensione dove niente è certo ma tutto è lecito, dove non si percepisce il valore della responsabilità e della conquista, la figura dei nonni, della memoria, si rende fondamentale per ricostruire un tessuto sociale e familiare.
La coordinatrice del progetto Vanessa Spernanzoni, nel ringraziare il Prof. Pennetta per tutti gli spunti offerti al corpo docente, ha ricordato quanto sia stato importante questo incontro per creare una rete anche tra gli Istituti Comprensivi, in modo tale che la rassegna sia un momento di condivisione tra le varie realtà scolastiche che avranno modo di lavorare in autonomia sui temi in questione.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-12-2019 alle 15:11 sul giornale del 03 dicembre 2019 - 223 letture
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