Porto Recanati: approvata la mozione per la costituzione di un tavolo tecnico sull’Hotel House

hotel house 3' di lettura 30/01/2019 - L’Hotel House, il maxi grattacielo di Porto Recanati tristemente noto alle cronache per fatti di droga e di sangue, torna protagonista del Consiglio regionale delle Marche.

A sei mesi di distanza dalla risoluzione approvata dall’Assemblea legislativa che, a fronte della disponibilità della Regione Marche a costituire un presidio permanente di polizia nei pressi del maxi residence, chiedeva alla presidenza del Consiglio dei ministri ed al ministero dell’Interno di farsi carico della gestione operativa del presidio, destinando personale di polizia al servizio, nulla è successo. «Il documento è stato votato a luglio – sottolinea il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Fabio Urbinati –, fra l’altro con il voto contrario della Lega, che continua a parlare in qualsiasi sede di sicurezza e poi quando ha la possibilità di fare qualcosa in questa direzione preferisce tirarsi indietro.

Non solo, lo scorso settembre, il ministro dell'Interno, in visita all'Hotel House, ha promesso pubblicamente un impegno rapido per istituire un tavolo tecnico per coinvolgere tutti i soggetti interessati al superamento della grave criticità creata dall'Hotel House, in particolare dagli irregolari, dagli spacciatori e dalle prostitute, non solo alla città di Porto Recanati ma a tutta la Regione. Eppure, nonostante tutto – evidenzia Urbinati –, siamo alla fine di gennaio e nulla è stato fatto in questo senso, benché ci sia stata la piena disponibilità della Regione Marche a fare quanto in suo potere, mettendo ad esempio a disposizione i prefabbricati utilizzati durante il terremoto per le stazioni dei carabinieri per realizzare il presidio permanente.

Ecco cosa succede – incalza Urbinati – quando dalla propaganda si passa a governare. Emerge tutta l’inadeguatezza dei rappresentanti del Governo centrale. Per fortuna gli italiani hanno memoria ed ancora di più i marchigiani. Vista l’immobilità del ministero, oggi con una nuova mozione la maggioranza in Consiglio regionale delle Marche impegna il presidente della Giunta a costituire il tavolo tecnico (promesso e mai realizzato dal ministro dell'Interno) per proprio conto nell'ambito della Regione Marche con i soggetti che ritenga più adeguati e qualificati per poter intraprendere in tempi rapidi tutte le iniziative necessarie per risolvere il problema dell'Hotel House.

Anche oggi i consiglieri regionali di Lega e Fratelli d’Italia non hanno votato il documento sostenendo, fra le altre cose, che si tratta di una mozione “antiSalvini”. Rispetto a questo – precisa Urbinati – confermo che è anche una mozione “antiSalvini” perché siamo contro questa politica del ministro dell’interno rispetto all’Hotel House e, più in generale, ai temi della sicurezza e dell’immigrazione.

A chi sbandiera dunque le questioni di sicurezza, chiedo è sicurezza quello che sta avvenendo con la “Sea Watch”? Con questo documento, dunque – conclude Urbinati – intendiamo anche chiedere un atteggiamento diverso al Governo italiano. Fuori dalla propaganda è emerso con chiarezza che per l’Hotel House è impossibile una politica delle ruspe, urlata dal ministro Salvini. Noi abbiamo tracciato un percorso per affermare l’idea di sicurezza che abbiamo rispetto alla situazione del maxi grattacielo di Porto Recanati. La realizzazione di un presidio di polizia permanente per l’Hotel House che abbiamo ribadito con la mozione di oggi lo vogliamo per tutelare le persone per bene che vivono lì e che sono la maggioranza».






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 30-01-2019 alle 10:35 sul giornale del 31 gennaio 2019 - 429 letture

In questo articolo si parla di politica, porto recanati, hotel house, Gruppo Pd Marche

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