comunicato stampa
Ospedale di Recanati e servizi sanitari: il sindaco Fiordomo scrive al presidente Ceriscioli

Viviamo da troppo tempo, oramai da anni, una situazione di incertezza e di promesse mancate. Ad oggi, rispetto a quanto deciso, deliberato e discusso anche tra di noi, niente è stato realizzato. I lavori per il trasferimento del Poliambulatorio all'interno dell'Ospedale sono fermi, quelli per la dialisi idem, i nuovi macchinari per la radiologia sono forse in fase di acquisto, nessun nuovo ambulatorio, nessuna nuova prestazione di base, nessun medico di famiglia è ancora attivo nella struttura, la chirurgia a ciclo breve è stata disattivata per una chirurgia ambulatoriale che stenta (contrariamente agli obiettivi della riforma).
Inoltre non vi è traccia del potenziamento dei servizi legati all’Alzheimer relativi ai 20 posti residenziali e ai 20 posti diurni. Vengono trasferite le Poct in altre strutture. Giovedì scorso sono saltate le sedute oculistiche per la cataratta e fino a fine anno il servizio sarà sospeso per mancanza di fondi. Il CUP non accetta già più prenotazioni per il servizio di endoscopia digestiva. Senza parlare della vetustà delle attrezzature che rimarranno nella struttura del S. Lucia.
Tutti questi elementi fanno sì che siano oggettive le penalizzazioni inferte a Recanati, che già hanno dirottato migliaia di pazienti ai Pronto Soccorso di Civitanova Marche, Macerata e Torrette alimentando le file ed il caos che spesso si genera, specie a Civitanova.
Resto convinto che il sistema vada riformato con coraggio, vadano affrontate le troppe cose che non funzionano e fornite risposte migliori ai cittadini. Resto convinto che un Sindaco deve avere sempre un atteggiamento responsabile e collaborativo, ed in questi anni penso di averlo dimostrato.
Con questo spirito ti chiedo di sospendere i provvedimenti che riguardano il PPI di Recanati e di attuare la riorganizzazione quando tutti i servizi concordati saranno in funzione. Altrimenti Recanati non avrebbe un presidio minimo di garanzia e di tutela della salute.
Condivido con te la necessità di avviare un “… percorso per l'adeguamento della rete sanitaria alle mutate necessità della popolazione assistita sempre più anziana e fragile e che necessita di strutture che garantiscano la gestione di lungo periodo delle cronicità vicino al luogo di loro residenza e di vita, con la possibilità di un ampio coinvolgimento dei familiari e dei loro medici di assistenza primaria nella gestione di bisogni che sempre più hanno caratteristiche sociosanitaria. Gli ospedali di comunità diventano il fulcro su cui si poggia la riorganizzazione della medicina del territorio …”. Ma per questo occorre garantire al cittadino il servizio invariato, quindi prima l’attivazione graduale degli ambulatori e dei servizi indicati nella riforma poi la dismissione o la trasformazione di quelli esistenti.
Confido nella tua sensibilità.
Cordialmente

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