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comunicato stampa
Nel maceratese 10.767 imprese artigiane: nell'ultimo trimestre 145 cessazioni di attività e 108 iscrizioni

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Confartigianato Imprese Macerata ha rielaborato ed analizzato le rilevazioni diffuse da Movimprese/Unioncamere relative, nel III° trimestre 2016, alla situazione regionale e provinciale dell’imprenditoria con particolare riferimento al comparto artigiano.

Se a livello nazionale e in ambito regionale si rileva, nel trimestre appena trascorso, una crescita del numero delle imprese totali (commercio, artigianato, industria, ecc.) pari a 9.976 (dato Italia, pari a + 0,16% sul trimestre precedente) e + 166 (dato Marche, crescita trimestrale di + 0,16%), continua a persistere il segno negativo sul fronte dell’artigianato (- 2.043, pari a – 0,15%, il dato nazionale, - 118 imprese, pari a – 0,25%, quello regionale).

Nell’artigianato, in dettaglio, si rilevano nelle Marche, alla data del 30 settembre 2016, 46.681 imprese attive: nel trimestre si è avuto un saldo negativo pari a - 118 imprese (tasso di crescita – 0,25%), frutto di 512 nuove iscrizioni e di 630 cancellazioni; tale cifra è la risultante dei “saldi” relativi rispettivamente alla provincia di Pesaro Urbino (- 39), di Ancona (- 13), di Fermo (- 18), di Ascoli Piceno (- 11) e di Macerata (- 37, corrispondente ad un tasso di crescita pari a - 0,34%).

In provincia di Macerata, nello specifico, nel corso del III° trimestre 2016, si sono avute 108 nuove iscrizioni e 145 cessazioni (totale imprese artigiane registrate 10.767): tra i comparti più significativi, eccetto quello dei trasporti (+2) e quello del commercio e autoriparazione, invariato, tutti mostrano segno meno: registriamo un -15 imprese (-0,41%) nel settore delle costruzioni, -6 imprese (pari a -0,56%9 nel comparto dei servizi alla persona, -4 imprese (pari a -1,56%) nel settore della riparazione dei beni personali, -4 imprese nel settore delle pelli/calzature (-0,45%), -3 imprese nei servizi alla ristorazione (flessione del comparto pari a -0,81%), -2 imprese nel settore dell’alimentazione (-0,65%) ed in quello dell’abbigliamento (-0,98%), -1 impresa nei comparti del tessile (-1,40%), del legno (-0,43%) e del mobile (-0,63%).

Interessante infine rilevare l’andamento della nati/mortalità delle imprese artigiane registrato negli ultimi 12 mesi: a livello regionale si sono perse 906 imprese, risultante dei comportamenti delle 5 province (tutte con saldi di segno meno): Ascoli Piceno -107, Fermo -143; Ancona -171; Macerata -192 (decrescita dell’ 1,75%) e Pesaro Urbino -293.

"Dai dati sopra illustrati – dichiara il Presidente Provinciale della Confartigianato di Macerata Cav. Renzo Leonori – si evince chiaramente che le difficoltà che stanno attraversando le nostre imprese artigiane sono ancora tante e complesse. La nostra provincia, nello specifico, è tra quelle con risultati meno brillanti, soprattutto nell’arco temporale di un anno: se permangono le difficoltà per quelle aziende che vivono esclusivamente di mercato interno, il quale, purtroppo, ancora stenta a ripartire, registriamo che anche quelle aziende maggiormente votate all’export, che in qualche modo sono uscite meglio dalla crisi, stanno risentendo sempre più delle crisi politiche internazionali (su tutte quella russo/ucraina). Considerato poi che le difficoltà maggiori per il sistema imprenditoriale si registrano soprattutto nel manifatturiero e nelle costruzioni, settori nei quali è preponderante la presenza dell’artigianato, ben si comprende perché, mentre industria e commercio, seppur a piccoli passi, stanno migliorando i loro dati, siamo appunto noi artigiani a pagare ancora dazio alla crisi".



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