comunicato stampa
Quadrilatero: l'on. Agostinelli interroga il ministro Delrio

La relazione al bilancio 2014 del Presidente della Quadrilatero Marche Umbria s.p.a., contiene, infatti, notizie molto preoccupanti per il bilancio dello Stato. Nell'interrogazione depositata ho inteso sottoporre al Ministro tre questioni urgenti: il fallimento dello strumento “cattura di valore” e quindi del cofinanziamento privato dell’opera; l’accumulo di riserve sui lavori da parte dei Concessionari, per oltre un miliardo e mezzo di euro, l’incremento abnorme delle spese di gestione della Società Quadrilatero Marche Umbria.
Quanto alla prima questione, si è voluto segnalare al Ministro che gli unici fondi stanziati finora sono stati solo quelli pubblici, statali e regionali con buona pace della “cattura” di finanziamenti privati. Com’è noto la Quadrilatero Marche Umbria s.p.a. ha l'obiettivo di realizzare, mediante finanziamenti pubblici e privati, un’opera infrastrutturale viaria i cui assi rappresentano idealmente un quadrilatero composto da due superstrade parallele in fase di realizzazione (la Foligno-Camerino-Civitanova Marche e la Perugia-Fabriano-Ancona), nonché altre due strade pre-esistenti (la strada statale 75 Centrale Umbra ed un tratto dell'autostrada A14).
Il piano di finanziamento dell’opera è il cosiddetto Piano di Area Vasta (PAV). Nel PAV il reperimento dei finanziamenti privati dovrebbe avvenire soprattutto attraverso la "cattura di valore", da attuarsi nell’arco temporale di trenta anni, attraverso l'affidamento in concessione a privati, mediante gare pubbliche e dietro pagamento di un canone, delle cosiddette Aree Leader. Le Aree Leader sono terreni adiacenti alla infrastruttura principale, da destinare all'insediamento di nuove attività produttive (piastre logistiche, centri commerciali, alberghi, poli fieristici, servizi alle imprese). Tra il 2009 e il 2010 la Quadrilatero s.p.a. ha avviato le gare pubbliche per l’individuazione dei Concessionari per le prime quattro Aree leader, sulle otto approvate dal CIPE (con la delibera n. 101/2006), tutte andate deserte, al punto che rispetto alle previsioni del Piano originario - approvato dal Consiglio il 28/10/09 - la cattura di valore è stata ridotta del 78%: dai 386 milioni di euro iniziali a circa 86 milioni di euro. In sostanza la “cattura di valore” si è risolta in un fallimento, al punto che gli unici fondi finora stanziati sono stati solo pubblici.
Nonostante ciò, con il c.d. “Sblocca Italia” (Legge 164/2014), sono stati stanziati 120 milioni di euro in conto anticipo sui proventi attesi dal PAV, in quote annuali a partire dall’esercizio 2015 sino al 2020. Per ovviare a questa situazione - si legge nella relazione del Presidente della Quadrilatero - “… a dicembre … si è conclusa la procedura di gara per l’individuazione di un Advisor che supporti la Società nel collocamento sul mercato delle Aree Leader previste nell’ambito del PAV. Con il nuovo anno, quindi, si prevede che possano essere pubblicati i nuovi bandi di gara per individuare i concessionari delle prime Aree Leader”.
La seconda questione sottoposta all'attenzione del Ministro interrogato riguarda, invece, l'accumulo delle riserve avanzate dai concessionari. Come è noto le riserve possono essere proposte dall'appaltatore al momento della contabilizzazione dei lavori e possono comportare incrementi di spesa a carico del committente. Ebbene, dai dati in nostro possesso, risulta che il totale delle riserve proposte dai contraenti Generali è di 1.761,8 milioni di euro, cioè quasi il doppio rispetto al costo totale dell’opera previsto dal progetto originario. Infine, l’ultima rilevante questione sottoposta all'attenzione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, riguarda l'incremento abnorme delle spese indirette e per il personale sostenute dalla Quadrilatero s.p.a. nell'esercizio 2014, rispetto all'esercizio precedente. Stando ai dati del bilancio approvato, le spese indirette della Società Quadrilatero sono passate dai 3.218.008,00 euro del 2013 ai 5.916.085,00 euro del 2014, registrando un aumento di 2.698.077,00 euro, pari ad un + 83%. E ancora: le spese di personale (dipendente e distaccato) sono passate dai 1.981.583,00 euro del 2013 ai 3.818.434,00 euro del 2014, con un incremento del + 92,69%. Considerato che il numero dei dipendenti della Società sono stati 49,3 nel 2014 e 48 nel 2013, il costo medio pro capite risulta di 77.453,00 euro nel 2014 e di 41.283 euro nel 2013, con un incremento del 92,7%. Per il service amministrativo con ANAS si è passati da 259.522,00 euro del 2013 a 632.411,00 euro del 2014, con un incremento del 162,4%.
Alla luce dei preoccupanti fatti fin qui esposti ho quindi chiesto al Ministro interrogato quali sono gli sviluppi in atto dal 2015 ad oggi con riguardo alle valorizzazioni delle aree leader incluse nel PAV e quanti cofinanziamenti “privati” hanno alimentato finora il bilancio della Società per la realizzazione del progetto; se e come l’ANAS e la Società Quadrilatero intendono affrontare la mole esorbitante delle “riserve” iscritte dalle imprese esecutrici che risultano pari agli importi dei lavori messi a gara; come giustifica l’esplosione delle spese del personale e di gestione per l’anno 2014 e, infine, quali iniziative intende assumere a fronte del fallimento del cofinanziamento privato tramite il meccanismo della “cattura di valore”, dato atto che fino ad ora, tutte le spese sono state finanziate dal settore pubblico ed infine se e come intenda accertare eventuali responsabilità e perseguire i responsabili.

SHORT LINK:
https://vivere.me/awzn