Confartigianato e imprese del territorio al convegno sul Jobs Act: novità e applicazioni della legge

3' di lettura 12/02/2016 - Si è tenuto giovedì 11 febbraio il convegno sul Jobs Act organizzato da Confartigianato Imprese Macerata e da Confartigianato Imprese Marche presso il Cosmopolitan Hotel di Civitanova Marche.

L’interessante incontro nato con lo scopo di illustrare ed approfondire le novità in materia di lavoro previste in particolare per l’artigianato per l’anno 2016, ha visto la partecipazione di numerose aziende ed operatori che hanno avuto l’opportunità di conoscere più a fondo l’applicazione pratica degli strumenti introdotti dal Jobs Act.

Aperto dai saluti del Presidente Provinciale Renzo Leonori, coordinato da Cinzia Marincioni, Responsabile dell’Area Lavoro e Contrattuale di Confartigianato Macerata, il convegno ha visto gli interventi dei relatori Riccardo Giovani, Responsabile Nazionale Relazioni Sindacali della Confederazione Marco Pantaleoni, Presidente E.B.A.M. l’Ente Bilaterale delle Marche e l’Avv. Carlo Alberto Nicolini.

“E’ ancora presto – ha affermato il Presidente Renzo Leonori – per valutare gli effetti dell’efficacia del Jobs Act. Certo è che è stato dato il via ad un’importante riforma del lavoro, capace di dare prospettive di sviluppo alle nostre piccole imprese oltre che opportunità occupazionali per il territorio. Qualche segnale positivo sta arrivando - ha proseguito Leonori - nell’anno appena concluso infatti nella nostra Regione le assunzioni a tempo indeterminato sono state 34.242 (20.535 grazie agli sgravi contributivi), contro le 21.819 del 2014 ed i contratti a termine trasformati a tempo indeterminato sono stati 11.269, 2.490 in più dell’anno precedente, e di questi ben 7.917 sono ascrivibili all’utilizzo dei suddetti sgravi. Tutto ciò a testimoniare l’effetto positivo del Jobs Act, ma va tenuto in debito conto che esso è solo uno strumento: le aziende non assumono personale per usufruire delle agevolazioni ma solo se esso serve alle esigenze produttive. Ecco quindi che per incrementare strutturalmente l’occupazione occorrono interventi atti a rilanciare i consumi interni e gli investimenti altrimenti il rischio sarà che con il ridursi degli incentivi contributivi si riducano anche le assunzioni”.

La Legge n.183 del 10.12.2014, conosciuta da tutti come “Jobs Act”, prevede molte novità in materia di lavoro, alcune delle quali hanno avranno particolare impatto sulle imprese artigiane ed i loro dipendenti, come ad esempio quelle riguardanti i nuovi contratti di lavoro, la revisione in tema di mansioni, l’introduzione della nuova disciplina dei licenziamenti e soprattutto il riordino degli ammortizzatori sociali con l’avvio dei Fondi di solidarietà bilaterali che intervengono nel comparto dell’artigianato. E proprio del Fondo Bilaterale di Solidarietà Alternativo si è soffermato Riccardo Giovani, affermando che “la nascita dell’FSBA è una vittoria molto importante e motivo di grande orgoglio per Confartigianato, perché per la prima volta in assoluto si è riusciti a creare un ammortizzatore sociale, che opera in costanza di rapporto di lavoro, interamente gestito dalla nostra Associazione. Uno strumento a favore dei lavoratori e soprattutto su misura per le imprese artigiane”.

Sostanzialmente in caso di crisi aziendale entrerà appunto in azione il fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato per erogare prestazioni di sostegno al reddito ai dipendenti, e quindi tutelarli tramite gli Enti Bilaterali regionali, in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa. L’aliquota di finanziamento del Fondo, che era già fissata 0,20%, viene fissata ora allo 0,45% della retribuzione imponibile a carico del datore di lavoro. Il Fondo garantirà poi, anche ai datori di lavoro con meno di 6 dipendenti, o un assegno ordinario di integrazione salariale per un periodo massimo di 13 settimane in caso di sospensione dal lavoro, o un assegno di solidarietà a seguito della riduzione dell’orario di lavoro, a copertura delle ore di lavoro non prestate. Il versamento dei contributi previdenziali per i periodi di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro sarà a carico del Fondo FSBA, mentre il datore di lavoro dovrà anticipare il versamento all’INPS e richiedere il rimborso direttamente al Fondo.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-02-2016 alle 15:28 sul giornale del 13 febbraio 2016 - 1320 letture

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