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Vivere la Storia: celebrata il 25 Maggio la festa di San Girio

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San Girio
Il borgo di San Girio si trova lungo la strada provinciale che collega Potenza Picena con la strada ‘Regina’, il luogo è ricco di alberi ed è circondato da una vasta campagna rasserenante. Su di esso vi si trova il "Santuario di San Girio", uno dei luoghi di culto più cari ai potentini che fu edificato nel 1298 sulla tomba del Santo (fu ricostruito poi nel 1560 e, conseguentemente, ristrutturato nella prima metà di questo secolo).

All’interno del Santuario si possono ammirare affreschi che rievocano la vita del Santo ed una tela raffigurante ‘S. Girio’ (del 1791). Il luogo è molto frequentato il 25 maggio di ogni anno in occasione della festa del Santo. A poca distanza dal piccolo centro, in prossimità del mare, si incontrano ampi specchi di acqua salmastra che, grazie alla loro particolare natura, sono da considerare una vera e propria oasi naturalistica.

Gerio (o Girio) era un nobile francese originario della Linguadoca che lasciò tutti i suoi beni per vivere da eremita. Nato tra il 1270 e il 1274, per una serie di acquisizioni e cessioni territoriali della famiglia divenne conte di Roccaforte. Volendo vivere da solitario si recò con il fratello in una zona piena di caverne e li rimasero a lungo isolati per la piena di un fiume, furono così due serpenti a salvarli portando loro del pane. Recatisi nella vicina chiesa per la Messa i due raccontarono il miracolo, presto la notizia si diffuse e molta gente inizio' a cercarli. Decisero di partire per la Palestina ma prima vollero visitare Roma, qui Gerio seppe che ad Ancona un sant'uomo, Liberio per l'appunto, desiderava partire per Gerusalemme e, pensando di viaggiare con lui, andò a trovarlo nelle Marche. A Tolentino Gerio si sentì male e morì nei pressi di Potenza Picena (allora Monte Santo).

In quel momento le campane della pieve di Santo Stefano si misero prodigiosamente a suonare. Il corpo di San Girio venne conteso dalle popolazioni di Recanati e Monte Santo, la disputa fu risolta grazie ad un neonato che, miracolosamente in grado di parlare, disse che la scelta del luogo cui assegnare le spoglie del Santo fosse lasciata a due buoi senza guida. I due animali (così narra la storia...) si fermarono nel punto dove ora c'è il santuario.

La sua festa ha tradizioni antiche e il suo momento culminante è nell'omaggio dei ceri al Santo da parte delle autorità locali e della popolazione. Dagli atti del Consiglio Comunale, tenutosi il 1° gennaio 1371 si deduce che la festa di San Girio fu fissata il 25 maggio e che fu sempre celebrata con grande rigorosità. Il 1° agosto del 1742 papa Benedetto XIV ne approvò il culto. La rivalutazione di tale tradizione indicò San Girio, attraverso una delibera comunale, patrono di Potenza Picena.





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