Anche Porto S.Elpidio mercoledì era a Civitanova per dire 'No' alle trivellazioni in Adriatico

2' di lettura 27/05/2015 - Mercoledì mattina i Comuni marchigiani, le associazioni ambientaliste e di categoria si sono incontrati presso la sala giunta di Civitanova Marche per dire uniti un forte 'No!' all'estrazione di petrolio nel Mare Adriatico. L'assessora all'Ambiente della Città di Porto Sant'Elpidio, Annalinda Pasquali, ha espresso il proprio parere al riguardo, in una nota stampa che pubblichiamo integralmente. http://vivere.biz/aj3R

"Desidero ringraziare l’Assessore Cristiana Cecchetti che da tempo porta avanti con passione, competenza e profondo senso civico un’attività di informazione e di coinvolgimento delle amministrazioni locali sul tema delle trivellazioni in Adriatico.

Al nostro stretto lembo di mare, già fortemente trafficato, scarsamente profondo e fragile non si possono aggiungere le perforazioni né si può pensare che sfruttare in modo invasivo le residue quantità di idrocarburi presenti nei fondali sia sinonimo di sviluppo nazionale, di accantonamento di risorse energetiche. Al contrario, è preoccupante che il nostro governo promuova gli investimenti nella ricerca di energie fossili e non investa nella ricerca o promozione di sistemi energetici alternativi. A ciò desidero anche aggiungere il danno paesaggistico che le vecchie piattaforme estrattive, oggi inutilizzate producono sul paesaggio marino, senza che i comuni abbiano strumenti forti per chiedere alle compagnie petrolifere di rimuoverle.

Concordo, pertanto, con Cristiana Cecchetti e mi affianco a lei nella sua battaglia sulla revisione dell’articolo 38 del Decreto Sblocca Italia; desidero invitare anch’io il Ministero dell'Ambiente a proseguire le azioni , già avviate, di accesso agli atti della Croazia per la Valutazione Ambientale Strategica(VAS) Transfrontaliera perché i giacimenti della Croazia, si estendono fin sotto le acque territoriali dell'Italia, con il rischio di forti ripercussioni ambientali.

I cambiamenti climatici, l’erosione, la forte urbanizzazione del litorale sono già due elementi che rendono fragili i sistemi costieri e le città costiere nella loro interezza; aggiungervi l’air gun e il fracking sui fondali, al largo, significa sommare gli effetti che questi producono a quelli già esistenti, snaturando del tutto l’ambiente marino, senza conoscere le conseguenze ambientali alle quali si andrà incontro.

Noi amministratori locali abbiamo il dovere civile ed etico di pensare al futuro delle nostre città e dei nostri concittadini nell’ottica della qualità, della sostenibilità ambientale ed economica delle azioni . Tutte le attività che mettono in crisi gli ambienti, richiedono, invece investimenti economici rilevantissimi per ricreare gli equilibri perduti; non possiamo né dobbiamo prevedere risorse per tamponare i danni prodotti dall’uomo, ma le dobbiamo prevedere per aumentare la qualità della vita e la qualità dei luoghi".






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-05-2015 alle 22:33 sul giornale del 28 maggio 2015 - 656 letture

In questo articolo si parla di politica, porto sant'Elpidio, Comune di Porto Sant'Elpidio, trivellazioni

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