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Regionali: Ceriscioli, "Cambiare la normativa regionale sui porti"

'Per questo la questione dei porti diventa centrale per lo sviluppo del territorio. Occorre che il prossimo governo regionale sia coerente e strategico in una materia che è di sua competenza. C'è un forte ritardo nelle casse di colmata, così come sono insufficienti i punti a mare e i ripascimenti che sta diventando impossibile realizzare. Se vogliamo ampliare la portualita' bisogna semplificare le procedure e renderle efficaci, senza inventarci inutili pratiche burocratiche che appesantiscono e ritardano gli interventi. Occorre cambiare la normativa regionale in merito anche sulla scorta delle esperienze maturate nelle vicine regioni costiere, che permetta l'escavazione dei porti marchigiani con procedure autorizzative dai tempi certi e in capo ad un unico soggetto, sottraendole al diffuso esercizio dell'interpretazione e dell'applicazione a macchia di leopardo. Questo è un impegno importante, ma fare questo significa sostenere un indotto che è enorme: dal turismo, alla pesca, alle imprese se gravitano intorno al porto. Occorre ritrovare una normalità ordinaria di manutenzione: non si può sempre operare solo in affanno e in modalità straordinaria e di emergenza. Dobbiamo lasciare ad altri la politica della narrazione, che non risolve i problemi, e recuperare credibilità agli occhi di cittadini e addetti ai lavori facendo seguire alle parole i fatti'. Così il candidato del centrosinistra Luca Ceriscioli alla presidenza della regione Marche intervenendo all'iniziativa 'i porti delle Marche, i dragaggi e la competitività dei porti' alla quale hanno preso parte le Marinerie di Senigallia, Porto San Giorgio, San Benedetto, Numana, Ancona, Civitanova e il sindaco Mancinelli.
'Dobbiamo tornare a condividere - conclude - e lavorare insieme per trovare risorse e raggiungere obiettivi importanti di crescita e di cambiamento'.

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