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Vivere in Band: la giornata tipo della band non-professionista

Ore 7 Sveglia. Si va a lavoro. Quello vero.
Ore 9 Arrivi nel luogo di lavoro e non vedi l'ora che arrivi la sera.
Ore 17 Stacchi un' ora prima procurando le invidie di tutti i colleghi
Ore 18 In sala prove a caricare l'impianto. Ovviamente nonostante il gruppo sia una big band di 19 elementi, a caricare si ritrovano i solito 2 fessi.
Ore 18.45 Arrivo nel locale/pub/bar/chalet/piazza/ristorante in cui suonare. I soliti 2 fessi scaricano. Appena finiscono come per magia arrivano anche gli altri.
Ore 19 Birre per tutti!
Ore 19.30 “Ragazzi è tardi, dobbiamo fare il sound check prima delle 20.” Ore 19.35 Birre per tutti!
Ore 19.50 I soliti 2 fessi montano mentre gli altri bevono.
Ore 20.45 Il solito fesso muove i pirulini del mixer facendo finta di essere un ingegnere del suono quando in realtà ogni volta si chiede a cosa servono tutti quei pulsanti, fa la spola dal mixer a davanti il palco per ascoltare i suoni per circa 60/70 volte, fino a giungere alla conclusione che si sentirà comunque tutto da schifo. Quindi basta così...si va a mangiare.
Ore 21 I grandi artisti consigliano di non mangiare prima dei concerti. Noi di conseguenza ci scofaniamo: affettati e formaggi misti, tagliatelle al cinghiale, salsicce e arrosto misto, fritture varie e insalata verde (perchè sgrassa)
Ore 22.15 I grandi artisti consigliano di non bere prima dei conceri. Noi di conseguenza: caffè, amaro, 3 giri di Varnelli e una birra media (perchè rinfresca).
Ore 23 Si indossa la divisa e poi una grappa (perchè carica).
Ore 23.15 Inizio concerto. Il cantante non sente più nulla in spia, la chitarra esce ad un volume talmente alto che spettina il trombettista (pelato), il basso è talmente forte che sembra che qualcuno ti stia dando dei pugni nello stomaco e il batterista non sente assolutamente nulla.
Ore 23.20 Aggiustamenti al mixer e si riparte.
Ore 00.20 Nonostante tutti gli sforzi possibili il pubblico rimane seduto e impassibile.
Ore 00.21 Per qualche strana ragione durante una canzone di passaggio senza senso, si alzano tutti in piedi e scoppia la bolgia. E pensare che era un brano di Nilla Pizzi.
Ore 00.45 Il primo ubriaco rovescia il primo cocktail sul subwoofer.
Ore 00.50 Il secondo ubriaco chiede di cantare Vasco. “No, non suoniamo Vasco. Mi dispiace”
Ore 1. 35 I balli continuano, arriviamo a fine scaletta. Se raccogliessimo il sudore della band e del pubblico si formerebbe un nuovo lago di Bracciano.
Ore 1.45 Salutiamo il pubblico dopo 2 ore e 20 di concerto. Prima richiesta di bis: “La fate Vita Spericolata?” “No, non suoniamo Vasco!”
Ore 1.50 Cominciamo ad improvvisare brani a caso suonandoli meglio di quelli provati per mesi e mesi in sala prove.
Ore 2.00 La scaletta è saltata. Il chitarrista va a ballare con il pubblico. Il trombettista ormai beve birra direttamente versandola nel cono della tromba. Il batterista suona talmente piano che sembra gli abbiano staccato le pile. Il tastierista ormai utilizza la parte alta e bassa della tastiera come vassoio per cocktail. Il bassista rimane impassibile come se avesse iniziato a suonare 5 minuti fa. Il cantante ci prova con tutti gli essere femminili con risultati discutibili. La corista usa l'asta del microfono come un bastone per scacciare gli allupati tra il pubblico.
Ore 2.15 Il pubblico: “Vasco! Vasco! Vasco! Vasco!”. Alla fine cediamo e suoniamo una versione struggente di Alba Chiara.
Ore 2.20 Saluti al pubblico. Il pubblico: “Tris! Tris! Tris! Tris!”. Mettiamo “Gioca jouer” da cd e plachiamo la rivolta.
Ore 3,00 Il pubblico sparisce. Raccogliamo ciò che resta dei nostri muscoli e cominciamo a smontare l'impianto con la stessa voglia che potrebbe avere Balotelli ad una lezione di fisica molecolare.
Ore 3.30 Si carica l'impianto e si va in sala prove. Ovviamente sempre e solo i soliti due fessi.
Ore 4.00 Ci si butta a letto sfiniti. Puzziamo di sudore e alcol. La testa rimbomba, le orecchie fischiano, abbiamo lavorato 10 ore, guadagnato una miseria, probabilmente dovremo ricomprare la metà dei cavi impregnati da litri di mojito ma nonostante tutto è stato davvero bellissimo.
Ore 7.00 Sveglia. Si va a lavoro. Quello vero. Speriamo che arrivi presto la prossima serata.
Prossimi concerti:
Venerdì 11 luglio – Grottazzolina Summer Festival
Sabato 19 luglio – Notte bianca, Trodica di Morrovalle – Caffè Matteo
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