comunicato stampa
Recanati: 'È vero che con la cultura non si mangia?', ecco la nota di Rita Soccio

L'assessore Soccio prosegue: 'Dai numeri che arrivano dal rapporto 2014 “Io sono cultura” l'Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi, si evince con chiarezza il contrario, un numero su tutti, le imprese del sistema produttivo culturale (includendo il pubblico e il no profit) danno lavoro a 1,5 milioni di persone che corrispondono al 6,2% del totale degli occupati in Italia. nonostante la crisi il trend è in crescita, confermandosi un settore in espansione.
'Con la crisi ancora in atto e la riduzione costante dei posti di lavoro tradizionali, occorre fare delle scelte coraggiose e lungimiranti, mirate alla creazione di professionalità nuove, che solo la cultura e l'istruzione possono contribuire a formare. Con il sistema cultura, si può realmente creare economia soprattutto in un paese come Recanati, la cui valenza in quest'ambito tracima i confini nazionali. Sono convinta che Recanati, ha le carte in regola per diventare un riferimento culturale di rilievo, una capitale della cultura. Non possiamo perdere tempo, occorre attivarsi con progetti anche europei, mirati e generare nuove energie. Recanati, grazie ai suoi illustri figli, può vantare un'aurea che pochi paesi italiani possiedono.
'Non essere recanatese di nascita (ricordo ancora l'emozione che ho provato la prima volta che l'ho visitata), mi aiuta a percepire questi personaggi in un'ottica di chi li ha ammirati sui banchi di scuola, e a capire, come con l'aiuto dei loro importanti nomi, possono continuare il percorso di rinascita sotto il profilo cultura ed economico. Leopardi, Gigli e Lotto rappresentano un intreccio tra le arti, che se ben gestito anche con il contemporaneo e in sinergia con il privato, può portare Recanati ad essere ponte tra passato e futuro.
'L'altro ambito da considerare quando si ha in atto un cambiamento culturale, è l'istruzione. La base per il rispetto e la conoscenza, di quello che si è, e di quello che si ha, deve nascere dalle famiglie, ma va amplificato dalla scuola. Crescere in una società responsabile e preparata è la differenza tra un paese civile ed incivile. La scuola troppo volte bistrattata deve ritornare ad essere il fulcro della formazione personale e culturale di una collettività civile e pensante, che sappia affrontare al meglio tutte le sfide che una società globalizzata pone.
'Cultura e istruzione sono gli indici di un paese sano, che pensa al futuro in modo propositivo e costruttivo. Cultura e istruzione sono certamente due settori strategici per Recanati, e per questo sono onorata di essere stata chiamata a ricoprire un ruolo così importante. Sono perfettamente consapevole della responsabilità che deriva dal mio assessorato e dalle aspettative che ci sono. Sfide alte e difficili, che sono certa possono essere vinte, se tutti facciamo la nostra parte, compresi i suggerimenti di tutti i cittadini. Se lavoreremo insieme esclusivamente per il bene comune della nostra città, al termine dei prossimi cinque anni avremo certamente una Recanati migliore'.

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