Sel: 'vendere l'acqua pubblica a Blupura non è ammissibile'

Fontanella acqua refrigerata 2' di lettura 01/06/2014 - "L’acqua pubblica è un bene comune e non si può commercializzare. E’ sempre più evidente, davanti ai nodi politici importanti, che lo spirito della Giunta del Sindaco Corvatta non si differenzia dalle politiche del passato. Tale continuità col passato ci risulta preoccupante".

Proseguono gli esponenti di Sel in un comunicato stampa: "Nati per 'Cambiare davvero', Sindaco e Giunta - al contrario - proseguono con vecchie politiche e con una forte chiusura nei confronti di chi richiede trasparenza.

Il Referendum sull'acqua pubblica è stato tradito, infatti è intollerabile che l'acqua venga commercializzata da una società privata, l'ATAC Spa, per poi rivenderla producendo guadagno. Inoltre questo è un atteggiamento che viola le norme.

Il battage pubblicitario sull'installazione delle nuove fontane che erogano acqua refrigerata e addzionata di anidride carbonica - realizzati dalla ditta privata Blupura - denotano la non curanza dell'ATAC e del suo unico azionista, il Comune, delle norme che regolano il commercio dell'acqua pubblica, nonchè del risultato referendario sull'acqua come bene comune, che mostrava la forte cotrarietà dei cittadini alla privatizzazione di questo bene comune.

Ciò che sta accadendo è che l'ATAC vende l’acqua pubblica ad un operatore privato - in questo caso la Blu pura - che poi la rivende ai cittadini attraverso le fontanelle installate in città. Insomma siamo davanti ad un' operazione commerciale operata da una società privata e, ancor più anomalo, attuata dall’ATAC spa.

Le spiegazioni adottate dal Comune secondo cui gli utenti si siano affezionati al servizio delle Fontanelle e che tale servizio implica il risparmio di plastica, sono motivazioni a dir poco risibili. Se l'intenzione era quella di realizzare un servizio a fare della tutela ambientale e dell'educazione delle generazioni future, l'ATAC avrebbe potuto investire su forti campagne di sensibilizzazione e di promozione dell'acqua quale bene pubblico nelle scuole e nelle mense scolastiche.

La curiosità che lascia l’amaro in bocca e dà le cifre dell’attenzione ambientale e normativa sulla questione, è il parere negativo da parte dell’AATO 3, il consorzio pubblico dei Comuni che sovraintende tutto il ciclo integrato dell’acqua.

Due domande che meriterebbero precise risposta: perché l’installazione di queste fontanelle è stata commissionata proprio alla Blupura? C’è stato un bando ad evidenza pubblica? C’è un progetto complessivo della Giunta? Perché Rifondazione Comunista in Giunta con l’ assessore Peroni e IDV, che hanno sostenuto i Referendum sull’acqua come bene comune, accettano lo stravolgimento di una battaglia comune e di un risultato referendario?

L’acqua pubblica è un bene comune e non si può commercializzare. Qualcuno lo dica ai vertici del CDA dell’Atac, al Sindaco e all’assessore all’ambiente.

In allegato il commento del presidente AATO, Antonio Secchiari, espresso in un dibattito su Facebook.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 01-06-2014 alle 12:59 sul giornale del 03 giugno 2014 - 2205 letture

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