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comunicato stampa
Ospedale di Civitanova, Marinelli sul taglio degli infermieri e blocco delle sale operatorie ad agosto

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erminio marinelli
Quattrocento sono i posti di lavoro tagliati negli ultimi due anni nell'Area Vasta 3 e come sempre Civitanova Marche è stata la più penalizzata. Sono misure a volte necessarie ma non sono mai attuate con equilibrio. A farne le spese infatti sono quasi sempre i medici e gli infermieri e di conseguenza i malati.

A Civitanova questo causerà il blocco delle sale operatorie nella seconda metà di agosto.

I meri calcoli matematici, quindi, stanno mettendo a dura prova il sistema sanitario. Lo testimonia anche una mia recente interrogazione nella quale denuncio il numero dei medici ed infermieri è ridotto all’osso.

A Civitanova negli ultimi due anni il numero degli infermieri si è ridotto del 10% circa, passando da 400 a meno di 360. Mancano almeno 40 infermieri per ritornare a quella che era la quota minima.

Con l’arrivo dell’estate la situazione si fa ancora più dura perché far quadrare il cerchio in tempo di ferie non è facile, anche perché l’accumulo di ferie non godute rappresenterebbe un’altra mazzata per le casse della sanità. In questo panorama il Piano assunzioni 2013 dell'Area Vasta 3, prevede solo 4 nuovi infermieri a Civitanova Marche a fronte dei 12 in uscita.

Alla mia domanda su quali siano le strategie che l'assessore regionale alla sanità Mezzolani intende mettere in atto per risolvere le criticità del nostro ospedale, mi è stato risposto che ad oggi non si sa se si faranno altre assunzioni nel corso dell'anno.

Mezzolani ha trasformato l'Ospedale delle Emergenze, come è stato definito il polo di Civitanova nel Piano Sanitario, in un ospedale in emergenza.

Continua ad abusare della buona volontà del personale medico e paramedico e dei pazienti (mai come ora una definizione migliore per loro), e da anni ci lascia prima senza primario di Pronto Soccorso e oggi anche senza infermieri.



erminio marinelli