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Recanati: stop ai finanziamenti dei partiti

Relatori saranno Alfredo Moretti, Presidente dell'associazione 'Recanati adesso', il Sindaco Francesco Fiordomo, il Senatore Mario Morgoni e il Deputato Pier Giorgio Carrescia.
Il dibattito è incentrato sull'interruzione del finanziamento pubblico ai partiti, un'elargizione ormai odiata dalla maggioranza degli italiani e che ha visto, il 31 maggio, l'approvazione all'unanimità dalla conferenza dei capigruppo a Montecitorio per la procedura d'urgenza per l'esame del disegno di legge al fine di giungere all'abolizione del finanziamento.
La palla ora è passata alla commissione Affari costituzionali che avrà un mese di tempo per esaminarlo e per riferire all'Aula.
Il provvedimento presentato dal governo al Parlamento prevede un graduale abrogazione, in tre anni a partire dal 2014, del finanziamento pubblico dei partiti, sostituito dai contributi dei cittadini, i quali potranno detrarre parzialmente dalle tasse le somme versate. I 91 milioni l'anno che i partiti, con almeno un eletto in Parlamento, si dividevano in base proporzionale saranno azzerati dal 2017.
Quest'anno i partiti percepiranno l'intera quota, poi nel 2014 riceveranno il 60%, nel 2015 il 50% e nel 2016 il 40%.
Dal 2015, attraverso la compilazione del modello 730, i contribuenti potranno decidere di destinare il 2 per mille delle proprie imposte al partito di preferenza, un po' come avviene oggi con le Onlus con il 5 per mille.
Tutti i versamenti ai partiti fatti dal 2014 potranno essere parzialmente detratti dalle tasse. Per somme tra i 50 e i 5.000 Euro la detrazione sarà del 52%, per le somme superiori scende al 26% , fino al tetto massimo di 20.000.
I versamenti oltre i 20.000 euro non daranno diritto a detrazioni.
Inoltre lo Stato, come avviene in altri Paesi Europei, eroghera' servizi gratuiti ai partiti. Per esempio spazi in Televisione e sedi in tutti i capoluoghi di provincia.
Però a beneficiare del 2 X 1000 saranno soltanto i partiti che depositeranno presso la Camera il bilancio certificato e che avranno uno statuto che assicura la democrazia e la partecipazione interna.
Di questo e di altro si parlerà al convegno sabato 8 giugno.

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