comunicato stampa
Recanati: Tvrs, la Guardia di Finanza vuole chiarezza sui finanziamenti ottenuti

Meritevole di attenzione, infatti, sarebbe il fatto che dall’analisi dei bilanci l’Emittente di Recanati, almeno negli ultimi quattro anni, avrebbe chiuso in attivo esclusivamente grazie ai contributi statali. C’è di più: pare che dagli Enti pubblici la Società abbia attinto a piene mani sia in modo diretto, mediante l’ottenimento dei circa 2 milioni e mezzo di euro, che in modo indiretto mediante la stipula di convenzioni per la realizzazione di servizi. Regione, province, comuni, aziende sanitarie e società partecipate tutt’ora corrispondono contropartite in denaro per ottenere spazi informativi che l’Emittente dovrebbe garantire gratuitamente in quanto finanziata con soldi pubblici.
L’impegno nelle indagini è anche dovuto al fatto che nonostante l’imponente quantità di commesse la Società ha chiuso il bilancio del 2012 in attivo di soli 3817 euro. Il che starebbe a significare che l’Emittente, la cui gestione “di fatto” sarebbe riconducibile a quattro persone, avrebbe prodotto - al netto degli aiuti di Stato - ben poca ricchezza residuale e, soprattutto, non è stata in grado di garantire quei livelli occupazionali per i quali ha ottenuto frequenze e finanziamenti. Nonostante l’operazione sia coperta dal massimo riserbo, sembrerebbe che la Guardia di Finanza stia indagando anche su altri aspetti. In particolare, la divisione contabile in due reparti (Tvrs 01 e Tvrs 02) che potrebbe essere stata effettuata su base selettiva, in prospettiva di un ridimensionamento dettato dal “profilo di economicità reale del ramo d’impresa afferente all’uno o all’altro settore produttore di contenuti”.
Stupiscono infine le rassicurazioni che proprio in questi giorni la Società starebbe fornendo ai collaboratori esterni circa la possibilità di continuare a produrre mediante una nascente nuova Società fornitrice di contenuti di cui sarebbe già stato individuato un fiduciario.
