Un caffè all'UNUCI: le associazioni d'Arma programmano gli impegni sociali del prossimo anno

3' di lettura 25/05/2013 - Gli ufficiali in congedo iscritti alla sezione UNUCI di Civitanova Marche, diretta dal presidente tenente Gianfranco Ciferri, insieme ai soci delle locali Associazioni Nazionale Carabinieri e dei Bersaglieri, si sono incontrati l’altra sera nella nuova sede del rione Fontanelle, per condividere un caffè con tutti gli ufficiali comandanti delle varie Caserme civitanovesi.

Dal comandante della compagnia carabinieri, il capitano Candelli, alla guardia di finanza, il maggiore Tempesta, all’ufficio circondariale marittimo, il T.V. Masci, ai vigili del fuoco, il caposquadra Ottomano, sino al commissariato di P.S., presente l’ispettore Iannucci, e vigili Urbani, rappresentati dal Tenente Autiero. Tutti insieme per discutere dei nuovi ruoli sociali che le associazioni d’Arma rivestiranno a Civitanova nei prossimi mesi. Dalle collaborazioni con le scuole nei percorsi di educazione civica al volontariato sui mezzi di trasporto verso i poli scolastici, per dissuadere forme di assenteismo scolastico ma anche per prevenire bullismo e spaccio di stupefacenti. Un impegno sostanziale, ancora nella fase di studio, che vorrà tuttavia partire dal prossimo anno scolastico. L’Arma dei Carabinieri civitanovese fornisce, sin d’ora, la disponibilità all’attuazione dei progetti con l’impiego dei carabinieri di quartiere, mentre stanno già arrivando segnali positivi dal Comune e dalle municipalizzate. Un interesse alla città, vista dall’ottica di chi ha già indossato un uniforme da carabiniere, piuttosto che da ufficiale dell’esercito o dei bersaglieri, per integrarsi nei bisogni reali della comunità.

Una città, Civitanova Marche, che non perde mai occasione per mostrare grande attaccamento alle “uniformi” che la proteggono e che, proprio negli scorsi giorni, ha intensamente partecipato alle celebrazioni dei 36 anni dall’uccisione del Maresciallo Sergio Piermanni. I Carabinieri ed i civitanovesi non dimenticano quella tristissima mattina del 18 maggio 1977 in cui rimase ucciso, sotto il fuoco di una pericolosa banda di criminali, nei pressi della stazione ferroviaria. Una lunga scia di sangue che era iniziata la sera prima a Porto San Giorgio, con l’uccisione dell’Appuntato Alfredo Beni ed il grave ferimento del Capitano Rosario Aiosa.

L’Arma dei Carabinieri e la locale sezione dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri, si sono riuniti nei giardini di Piazza XX settembre per deporre una corona di alloro ai piedi della stele evocativa del triste fatto di sangue. Presenti il sindaco di Civitanova Marche, il Dottor Tommaso Claudio Corvatta, e le rappresentanze di tutte le sezioni dell’ANC delle Marche intitolate a Sergio Piermanni: Monte San Giusto, Matelica, Montegranaro e Belvedere Ostrense, unitamente a numerosi militari dell’Arma in congedo che convissero quei tristi momenti, fra cui il Maresciallo Angelo Albanesi in pattuglia con Sergio Piermanni all’alba di quel 18 maggio di 36 anni fa. Altro testimone d’eccezione il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche, Dario Gattafoni, all’epoca cronista locale giunto pochi istanti dopo il tristissimo evento, memoria storica di questa città.

La vedova del maresciallo Piermanni, la signora Giovanna, ogni anno ha celebrato al fianco dei Carabinieri civitanovesi il ricordo di suo marito.

Alle 19, nella chiesa di San Pietro e Paolo, si è celebrata una Santa Messa in suffragio.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 25-05-2013 alle 23:52 sul giornale del 27 maggio 2013 - 1188 letture

In questo articolo si parla di attualità, Compagnia dei Carabinieri

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