Erminio Marinelli: bisogna agire in fretta per la sanità

2' di lettura 21/05/2013 - Finalmente Corvatta fa sentire la sua voce sulla sanità. Peccato solo che sia tardi, o volutamente tardi. Fa piacere leggere il suo intervento anche se mette in luce ancora di più la sua lunga assenza.

Dopo la serie di incontri fra maggioranza e minoranza coordinati da Costamagana per costituire un fronte unico sulla sanità, oggi siamo ad un nulla di fatto. Il consiglio comunale aperto che doveva essere convocato per inizio aprile, se va bene arriverà a giugno. Siamo a fine maggio e ormai ogni protesta e ogni discussione arrivano fuori tempo massimo perché la riorganizzazione dei piccoli ospedali è stata approvata con le giuste modifiche e quella dei presìdi maggiori non ha sbloccato nulla per quanto riguarda Civitanova.

Parlare ora è quindi tanto inutile quanto inopportuno rispetto anche ad altri Comuni come Macerata e San Severino che si sono saputi organizzare, hanno fatto Consigli aperti e fanno sentire la propria voce al di là degli schieramenti. Questo lo dico senza polemica ma come un dato di fatto. Da adesso in avanti la Sinistra dovrebbe già guardare al futuro e confrontarsi con noi sul taglio delle risorse e sul fatto che l'ospedale di Civitanova è l'ospedale delle emergenze, anche se sembra un ospedale in continua emergenza, dato che da due anni la Regione ci fa mancare il primario del pronto soccorso.

Come consigliere regionale sono a disposizione della maggioranza per portare le istanze di Civitanova in Regione, a meno che la strategia non sia quella di parlare sempre e solo dopo che la Regione abbia preso le proprie decisioni per non mettere in difficoltà il partito leader, il PD. Nell'immediato Civitanova è stata salvata, ma in prospettiva, se non c'è un coro unico per chiedere il potenziamento della struttura delle emergenze e la riorganizzazione delle reti cliniche, avremo molti problemi in vista della costruzione del polo di Fermo che nei piani della Regione sarà il secondo ospedale più importante in Regione dopo Torrette con il conseguente depotenziamento del nostro.