Recanati: le Marche al Salone del Libro di Torino nel segno di Lorenzo Lotto

4' di lettura 19/05/2013 - Nel segno di Lorenzo Lotto. Le Marche hanno onorato l’artista presentando il volume “Lorenzo Lotto a Recanati” al Salone del Libro di Torino. L’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini, in mattinata, ha visitato la Mostra “Lorenzo Lotto nelle Marche. Un Maestro del Rinascimento”, inaugurata il 9 marzo scorso e aperta, nella splendida cornice della Reggia di Veneria Reale, fino al 7 luglio.

È stato accompagnato dal curatore Gabriele Barucca (Soprintendenza di Urbino). L’esposizione è stata già vista da migliaia di persone, facendo presumere una stima finale di almeno 200 mila visitatori. “Un traino eccezionale per stimolare a vedere le opere dell’artista nel loro contesto marchigiano”, ha commentato Marcolini.

Il volume ( a cura di Vittoria Garibaldi, Giovanni Federico Villa, Marta Paraventi - Antiga Edizioni, 2013) corona un biennio di attività promosse dalla Regione Marche che ha unito la tutela e il restauro dei dipinti marchigiani dell’artista veneto alla valorizzazione, promozione del territorio e comunicazione del patrimonio al grande pubblico. Il libro documenta le attività di indagine diagnostica e restauro relativi al Polittico di San Domenico e all’imponente Trasfigurazione che, insieme al San Giacomo pellegrino e la nota Annunciazione, sono esposti nei Musei Civici di Villa Colloredo Mels di Recanati. “La Regione Marche ha partecipato come partner istituzionale alla mostra dedicata a Lorenzo Lotto, allestita a Roma dal 2 marzo al 12 giugno 2011, presso le Scuderie del Quirinale – ha ricordato l’assessore Marcolini - I rapporti di Lotto con le Marche sono stati continui e le opere marchigiane, prese nel loro insieme, consentono di ripercorrere la genesi, il significato e lo sviluppo del suo intero itinerario artistico.

In onore a questo artista, che ha così tanto segnato la storia culturale delle Marche, la Regione ha stabilito di sostenere le indagini diagnostiche sulle opere marchigiane del maestro, di promuovere i risultati delle indagini con questo volume scientifico, di collaborare con gli enti locali e la Soprintendenza per assicurare le attività di prestito e il restauro dei dipinti”. Ad integrazione di queste attività di carattere scientifico, la Regione Marche è stata partner anche del progetto “Terre di Lotto”, ideato per valorizzare e promuovere, in modo congiunto con i territori della Lombardia e del Veneto, la pittura del grande artista con un progetto culturale e turistico di alto profilo. Attraverso azioni mirate e coordinate, il progetto Terre di Lotto ha fatto in modo che oltre sulla mostra - l’evento romano che ha consacrato definitivamente Lorenzo Lotto come uno dei geni della pittura italiana agli occhi del pubblico - i riflettori siano sempre accesi sui luoghi che ha amato, in cui è vissuto e dove ha sempre sapientemente operato.

“Con il restauro e il rientro del Polittico di San Domenico – ha detto Marcolini - si è completato, nel 2012, un altro importante tassello di Terre di Lotto, per proporre un nuovo modo di tutela attiva dei capolavori dell’artista nei luoghi che ospitano in maniera permanente le opere, dando concretezza duratura agli investimenti e creando un volano per la valorizzazione dei territori attraverso l’attrazione di risorse. Oggi, la visita del Museo Civico Villa Colloredo Mels , rappresenta un'occasione imperdibile per ammirare, dal vivo, i risultati di questi straordinari interventi di recupero e per scoprire dettagli e particolari completamente oscurati dal passare del tempo, che rivelano, ancora una volta, la grande qualità pittorica dell'artista”.

A due anni dalla conclusione della grande mostra su Lorenzo Lotto, tenutasi alle Scuderie del Quirinale di Roma, il libro illustra come sia stato possibile salvare e restituire all’originario splendore le tavole del polittico compiuto dal giovane veneziano per la città di Recanati. “ Un volume che affronta il racconto da molteplici punti di vista –ha riferito l’assessore - Quello storico, narrando l’importanza assoluta della commissione e il suo impatto sul mondo artistico del tempo; quello documentario, indagando faldoni e archivi, così da ricostruire minuziosamente dati e storia del polittico; quello tecnico, con la minuziosa presentazione di un restauro che, cominciato alcuni mesi prima della mostra romana, si è concluso solo nell’estate del 2012.

Accanto alla presentazione del Polittico di Recanati, vi è poi quella di un grande studioso, l’uomo che dopo Bernard Berenson ha consacrato la propria vita al recupero e studio della figura di Lorenzo Lotto, seguendone anche umanamente le peregrinazioni tra Veneto e Marche: Pietro Zampetti. A lui è dedicato il saggio di apertura di un volume che, idealmente, vuole coniugare l’attività di tutela, studio e ricerca di Zampetti, con quanto compiuto per restituire il Polittico di Recanati al pieno godimento degli spettatori”. Marcolini si è detto convinto che “il volume costituirà un punto di riferimento non solo per gli studiosi e gli storici dell’arte, ma per tutti coloro che credono nel coordinamento e integrazione delle attività dello Stato, delle Regioni, dei Comuni e in grandi eventi non effimeri e fini a sé stessi, ma con ricadute permanenti nel territorio”.








Questo è un articolo pubblicato il 19-05-2013 alle 01:47 sul giornale del 20 maggio 2013 - 764 letture

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