Recanati: la squadra Mobile di Ancona arresta esponente della 'cosca mafiosa siracusana'

Arresto 2' di lettura 04/07/2012 - Ennesimo successo per la Mobile di Ancona. Arrestato nel senigalliese esponente della cosca mafiosa siracusana degli 'Aparo-Nardo-Santapaola' reo di tre omicidi. Gli agenti dorici gli erano addosso da tempo, ma negli ultimi giorni lo tenevano a vista. Ora si trova nel carcere di Montacuto ad Ancona per scontare altri 6 anni.

Era mercoledì pomeriggio, quando la Sezione Criminalità Organizzata e Catturandi della Squadra Mobile di Ancona, dopo protratte ed ininterrotte attività sul territorio in atto da diversi giorni nella zona dell'entroterra senigalliese, traeva in arresto Paolo Bottaro, 61enne originario di Siracusa, colpito da Ordine di esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica presso la Corte di Appello di Catania. L'uomo abitava nell'entroterra senigalliese da tempo. Le ricerche erano già partite, ma si doveva procedere all'identificazione dell'individuo, dato che le sue foto non erano più attuali. Ed é solo negli ultimi tre giorni, una volta individuata la sua abitazione, che grazie ad appostamenti in loco che il criminale é stato arrestato nel pomeriggio intorno alle 16.30. L'uomo non si presentava a casa da circa due giorni.

Tale provvedimento segue la sentenza definitiva della Suprema Corte di Cassazione del 3 luglio scorso, che rigettava il ricorso alla sentenza della Corte di Assise di Appello di Catania che aveva condannato l'uomo alla pena di anni 16 e mesi 5 di reclusione con interdizione perpetua dai pubblici uffici. Bottaro ha già scontato 10 anni di galera, ma dovrà scontare, dopo il rigetto in cassazione del ricorso, altri 6 anni. L’uomo é stato associato alla cosca mafiosa 'Aparo-Nardo-Santapaola', nota per essere avversa alla 'Urso-Bottaro' con a capo Salvatore Bottaro, l'uomo che negli anni ‘90 deteneva il controllo quasi totale della criminalità organizzata siracusana. Tutti protagonisti, insomma, di una sanguinosa faida che toccò l’intera provincia aretusea.

La cosca, in particolare, era attiva nelle estorsioni e nel traffico di droga in città e nei comuni limitrofi. Negli ultimi anni, inoltre, importanti operazioni della direzione distrettuale antimafia catanese, con numerosi arresti, avevano già ridimensionato quasi completamente la mappa malavitosa siracusana colpendo pesantemente le cosche esistenti.

Il 61enne, legato alla malavita siracusana, é reo di diversi episodi sanguinari riconducibili alla faida delle cosche locali. A lui sarebbero imputati tre omicidi avvenuti tra gli anni ’89 e ’90 sempre nella provincia siracusana. L’uomo, per l’espiazione della sua condanna, é stato tradotto pertanto presso il carcere di Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.






Questo è un articolo pubblicato il 04-07-2012 alle 18:15 sul giornale del 05 luglio 2012 - 322 letture

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