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comunicato stampa
Potenza Picena: Il Sindaco Paolucci sull’omicidio di Adreea Cristina Marin

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sergio paolucci
Il tragico omicidio di Andreea Cristina Marin ha destato nella nostra comunità profondo dolore e sconcerto: mai potevamo pensare che a Potenza Picena potesse accadere un evento così drammatico e violento.

Il nostro primo pensiero va ad Andreea, la cui vita è stata interrotta nel pieno della giovinezza cancellando speranze e progetti ancora tutti da vivere. Esprimo alla famiglia il cordoglio dell'Amministrazione Comunale e di tutta la Comunità Potentina, colpita per l'efferratezza del crimine e sgomenta per l'atrocità mostrata dagli autori dell'omicidio. Il tragico episodio suscita in tutti interrogativi e riflessioni ai quali si dovranno dare adeguate risposte, cercando di trarre, da quanto accaduto, i giusti insegnamenti.

In primo luogo, anche se non è necessario, voglio ribadire che Potenza Picena è una comunità pacifica e tollerante che condanna senza attenuanti l'evento criminoso e la violenza che lo ha caratterizzato, non riconoscendosi in alcun modo in chi agisce con sopraffazione, mortificando la vita e la dignità degli altri. Il rispetto della persona e dei diritti individuali è un fondamento della convivenza civile al quale Potenza Picena si è sempre attenuta e si atterrà anche per il futuro, impegnandosi ancor di più, dopo quanto accaduto, per rafforzare la catena di solidarietà, sostegno e rispetto che caratterizza la civiltà della nostra Comunità. In secondo luogo l'evento ci ricorda che anche a Potenza Picena, città caratterizzata da un benessere diffuso, molti nostri concittadini sono preda di drammi personali e in condizionidi disagio e di solitudine. A queste persone non sempre si dà l'attenzione e l'ascolto necessario e a volte si trascurano o sottovalutano i segnali di sofferenza che essi, più o meno direttamente, ci trasmettono.

Queste difficoltà sono in crescita, determinate sia dalla crisi economica, che priva molte famiglie delle risorse indispensabili per una vita dignitosa e soddisfacente, sia per la crisi sociale e culturale che ha affermato nella vita di molte persone valori consumistici ed illusori che mercificano la qualità della vita ed inducono comportamenti violenti e degradanti, pronti ad offendere la dignità umana pur di conquistare denaro, agi e potere. Contro questa deriva economica, morale e culturale è necessario reagire recuperando e valorizzando nella società l'importanza fondamentale del lavoro, il rispetto delle regole e la legalità, i comportamenti virtuosi, il senso della comunità nella quale ci si comporta da cittadini onesti, consapevoli e collaboranti e non da egoisti individualisti, senza dimenticare gli altri, ma preoccupandosi di dare il proprio contributo per aiutare chi è in difficoltà.

Tutta la Comunità deve impegnarsi per raggiungere questi obiettivi per conseguire i quali occorre il concorso delle istituzioni, della scuola, delle famiglie insieme alle molte associazioni sociali, sportive, culturali, religiose presenti nel nostro territorio e spesso molto attive. Il Comune assiste chi ha bisogno e destina il 24 % delle sue risorse correnti ai servizi sociali. Sono tante ma non bastano. Ce ne vorrebbero di più, ma se sapremo tutti unirci e collaborare riusciremo a migliorarci e a dare risposte a chi ha bisogno e a prevenire o contenere forme di devianza che nei casi estremi possono sfociare in episodi violenti. Questo è l'insegnamento più importante che dobbiamo ricavare dalla tragica morte di Andreea che rimarrà per sempre nella storia e nella memoria di Potenza Picena. Esprimo infine il mio forte apprezzamento per l’operato delle forze dell’ordine e della magistratura che sono intervenute immediatamente, assicurando in tempi rapidissimi alla giustizia i responsabili del crimine.



sergio paolucci