Marangoni: 'Recanati insicura, sindaco svegliati'

comune di recanati 3' di lettura 21/11/2011 -

Pochi giorni fa la famiglia Uncini ha subito una rapina a mano armata e in precedenza ha subito furti in casa. Molte altre famiglie recanatesi e dei paesi limitrofi hanno subito furti nelle proprie abitazioni, talvolta anche in presenza dei proprietari. Cresce l'insicurezza e la consapevolezza di essere impotenti di fronte al dilagare della delinquenza.



Due anni fa in consiglio comunale dimostrai, con documenti alla mano, che nell'estate 2009 avvennero a Recanati 100 fatti criminosi in soli 2 mesi e chiesi l'istutuzione di ronde di cittadini, autorizzate dal sindaco, con lo scopo di collaborare con forze dell'ordine e polizia locale in funzione di prevenzione e dissuasione. La richiesta fu bocciata dalle sinistre recanatesi che sostengono l'amministrazione Fiordomo. Fui anzi accusato di creare allarmismo e di speculare sull'accaduto. Da allora la situzione è ulteriormente peggiorata.

Ora anche la famiglia Uncini e molti altri cittadini chiedono più sicurezza a Recanati ma ancora, come allora, sindaco e compagni di merende coontinuano a scrivere che il problema, secondo loro, si risolverebbe con la prevenzione, magari portando la gente in piazza per animare la città, oltre naturalmente ad incolpare il governo nazionale per aver, a loro dire, limitato i fondi economici alle forze dell'ordine. Ora che il governo Berlusconi non c'è più ci auguriamo che l'amministrazione Fiordomo incolpi per questo il governo Monti, sostenuto con entusiasmo dal PD. Ci chiediamo soprattutto quando questa amministrazione raggiungerà la maturità per capire che i problemi della sicurezza non si risolvono con il sociologismo tipico delle sinistre, refrattario alle parole controllo e punizione. Quando questa amministrazione capirà che il bene primario delle persone, cioè la sicurezza della loro vita e dei loro beni, non si garantisce organizzando feste, festicciole, manifestazioni musicali o pseudiculturali? Il sindaco è per legge la massima autorità comunale in materia di sicurezza. Il sindaco deve fare prevenzione mandando la polizia locale (che da lui dipende) in ausilio alle forze dell'ordine a controllare periodicamente, facendo pressing, i molti slavi che stazionano tutto il giorno nei noti bar di certi quartieri recanatesi e che hanno un tenore di vita incompatibile con lo status di disoccupati o simili, slavi o extracomunitari che ricevono peraltro vari aiuti economici dall'amministrazione comunale.

Altra cosa che il sindaco potrebbe fare ma non fa, nonostante la legge glielo consenta, è disporre l'allontanamento coattivo dal territorio comunale di persone malavitose, con divieto di rientro. Ancora, ci chiediamo, quando il sindaco deciderà di far applicare il divieto di accattonaggio invasivo che ha finalmente disposto con ordinanza, ma che per ora è rimasto inapplicato? E ancora, cosa aspetta il sindaco a vietare ai rom il transito e la sosta in tutta Recanati, visto che i rom invadono periodicamente l'area camper per ripulire le case dei recanatesi. Ottimo sarebbe un accordo anche col sindaco di Montelupone per analoga disposizione nell'area camper di San Firmano, anch'essa utilizzata dai rom come base per organizzare furti negli appartamenti della zona. In sintesi, se ci fosse la volontà si potrebbe fare moltissimo per tutelare il proprio territorio e i propri cittadini anziché rincorrere le farfalle del buonismo pseudosociologico delle sinistre, utile solo per far derubare i recanatesi che il primo cittadino dovrebbe invece tutelare.


da Enzo Marangoni
Consigliere regionale Libertà e Autonomia – Noi Centro





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-11-2011 alle 20:15 sul giornale del 22 novembre 2011 - 534 letture

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