Recanati: Dimensionamento rete scolastica Flc Cgil: 'Anche la Conferenza delle Regioni chiede la sospensione'

scuola 3' di lettura 01/11/2011 -

La sospensione del dimensionamento della rete scolastica è un provvedimento improrogabile che la FLC CGIL di Macerata torna a chiedere all'assessore provinciale di Macerata e all'assessore regionale, dopo averlo chiesto nel mese di settembre, su queste stesse pagine, e dopo aver sostenuto questa posizione in tutti gli incontri istituzionali svoltisi sulla questione. Appare sempre più evidente infatti la necessità di dare ai tanti soggetti in campo, vista la complessità della materia, più tempo per concertare soluzioni condivise e durature e per verificare quale evoluzione avrà il confuso quadro normativo in cui il mondo della scuola è costretto a muoversi.



A sostegno della richiesta della FLC CGIL oggi giunge l'importante documento redatto dalla Conferenza delle regioni in data 26 ottobre e inviato al Ministro Gelmini; si tratta della posizione ufficiale dell'organo di rappresentanza delle regioni in una materia come la programmazione della rete scolastica di competenza delle stesse. Con questo documento le Regioni chiedono che il piano di dimensionamento, (che, negli intenti ministeriali, vedrebbe la scomparsa dei circoli didattici e delle singole scuole secondarie di primo grado perché accorpati in istituti comprensivi con numero degli allievi di almeno 1000 e di almeno 500 nei comuni montani), venga attuato gradualmente nell'arco del prossimo triennio 2012/2015, e che il parametro dimensionale dei mille alunni non venga conteggiato per singolo istituto ma come media regionale e infine che le direzioni didattiche e le scuole medie , dove vi sono ragioni storiche, geografiche e organizzative, possano mantenere ancora l'autonomia

. Questa importante presa di posizione della Conferenza delle regioni va a dare sostegno alle ragioni poste da diverse Regioni che si sono rivolte, per contrastare l'art.19 del DL 98/2011e convertito nella legge 11/2011, alla Corte costituzionale e ai tantissimi comuni che hanno deliberato di non essere nella condizione e di non avere intenzione di intervenire sulla propria rete scolastica. Nella provincia di Macerata le ipotesi di dimensionamento finora prospettate, comportano notevoli difficoltà per alcune amministrazioni locali e per le istituzioni scolastiche in esse collocate e in altri casi non sembrano assicurare nuovi equilibri destinati a durare nel tempo. Pertanto, anche a tutela della qualità dell'istruzione nel maceratese la FLC CGIL chiede di sospendere la riorganizzazione della rete scolastica, così come imposta dal governo con il citato art.19 del DL 98/2011, almeno in quei comuni che hanno oggettive difficoltà a realizzarla e in quelli dove per una funzionale e duratura organizzazione scolastica si richieda il coinvolgimento di scuole site in comuni limitrofi. Un piano di dimensionamento come quello in atto, che nasce dall'applicazione di tagli lineari stabiliti per legge e per sole ragioni di cassa , oltre all'ovvio impoverimento in termini di personale, produce una inevitabile disorganizzazione e un disservizio generalizzato.

Si possono accettare queste confuse e penalizzanti misure imposte alla scuola pubblica, per realizzare un risparmio di poche decine di milioni di euro, ad opera di un governo che contestualmente destina circa 500 milioni alle scuole private e che spreca più di 400 milioni di euro per gli studi di fattibilità e la progettazione di una opera come il ponte sullo stretto di Messina, che non si realizzerà mai ?



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Questo è un articolo pubblicato il 01-11-2011 alle 16:08 sul giornale del 02 novembre 2011 - 552 letture

In questo articolo si parla di scuola, cgil, Flc

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