Passaggio al digitale ed emittenti locali: l'IDV interviene

2' di lettura 29/09/2011 -

Il pluralismo dell'informazione è fondamentale per la nostra democrazia e per lo sviluppo sano e critico delle coscienze e delle menti di oggi e di domani. Nel nostro Paese, però, questa possibilità di scelta è sempre più a rischio e per questo stiamo intervenendo sull’annosa questione delle tv locali con tutti i gruppi Idv, prima a livello nazionale depositando un’interrogazione urgente alla Camera e ora lavorando per prepararne una in consiglio regionale.



La sopravvivenza delle emittenti locali nel passaggio delle trasmissioni dal sistema analogico al digitale terrestre rappresenta un'esigenza cruciale per il nostro Paese e le associazioni di categoria delle tv locali da tempo denunciano l'esproprio subito dei canali dal 61 al 69 che appare di dubbia legittimità, soprattutto perché a fronte di un indennizzo veramente irrisorio. Queste associazioni ritengono inammissibile, inoltre, che tale operazione avvenga ad esclusivo carico delle emittenti locali, mentre a Mediaset e Rai non venga chiesto alcun tipo di sacrificio, e anzi siano assegnate loro, di fatto, 6 frequenze a costo zero grazie a un bando emanato dal Ministero dello sviluppo economico.

La cosa ci lascia sbalorditi considerando che, invece, l'effettuazione dell'asta pubblica per l'assegnazione delle predette 6 frequenze potrebbe invece produrre un introito stimato da 1 a 2 miliardi di euro, qualora le condizioni di gara mirino ad assicurare la massima valorizzazione economica delle frequenze da assegnare. Con l’interrogazione, l’Italia dei Valori intende quindi capire se e quali iniziative il Governo e la Regione Marche intendano assumere affinché la riduzione delle frequenze televisive non avvenga ad esclusivo carico delle emittenti locali e affinché sia incrementata l'entità delle misure compensative finalizzate a promuovere un uso più efficiente dello spettro destinato alla diffusione di trasmissioni in ambito locale. Vorremmo altresì che fosse applicato puntualmente l’articolo 32 del testo unico dei servizi media audiovisivi, affinché l'attribuzione dei numeri ai fornitori di servizi di media audiovisivi avvenga in ossequio ai principi di garanzia della semplicità d'uso del sistema di ordinamento automatico dei canali, nonché del rispetto delle abitudini e delle preferenze degli utenti.

Oltre a questo pretendiamo di sapere se e quali iniziative il Governo e la Regione intendano assumere affinché venga revocato il citato bando attraverso il quale sei frequenze verranno con assoluta probabilità assegnate a costo zero alla Rai e a Mediaset e, infine, se il Governo intenda assumere iniziative normative affinché siano stabilite le condizioni economiche di assegnazione tramite gara delle frequenze per la radiodiffusione televisiva in ambito nazionale.



On. David Favìa
Paolo Eusebi
Paola Giorgi
Luca Acacia Scarpetti
Sandro Donati






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-09-2011 alle 17:05 sul giornale del 30 settembre 2011 - 676 letture

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