Civitanova casa della danza. Da Venerdì 30 settembre il coreografo Giulio D'Anna in residenza all'Annibal Caro

Giulio d'Anna 2' di lettura 29/09/2011 -

Civitanova Marche la città della danza torna, dopo i successi del festival estivo e in attesa dell’avvio della stagione invernale, protagonista degli eventi di danza ospitati nella regione Marche. Da venerdì primo ottobre e fino a giovedì prossimo la Foresteria Imperatrice Eugenia e il Teatro Annibal Caro nella città Alta ospiteranno il coregrafo e danzatore Giulio D’Anna per la residenza di creazione di Parkin’son, nuovo lavoro realizzato da Officina Concordia, un progetto di Comune di San Benedetto del Tronto e AMAT, e Civitanova Danza.



La residenza rientra nel progetto Civitanova Casa della Danza, contenitore per le esperienze di sostegno alle produzioni. Grazie alla presenza dell’attrezzata foresteria nelle immediate vicinanze del Teatro Annibal, Civitanova Danza ospita da anni importanti compagnie italiane ed internazionali in lunghi soggiorni di lavoro in cui sviluppare le loro nuove creazioni. La presenza degli artisti è anche l’occasione per organizzare momenti di formazione per danzatori e approfondimento per il pubblico.

Di particolare interesse le serate di visibilità pubblica del lavoro, che prendono il nome di “Cantiere aperto”, in cui lo spettatore è invitato a prendere visione non del risultato del lavoro ma ad essere parte del percorso affascinante della sua genesi. Nel caso del lavoro di Giulio D’Anna la presentazione avverrà il 3 febbraio nello stesso Teatro Annibal Caro. Giulio D’Anna è un coreografo molto apprezzato della nuova generazione, vincitore del Premio Equilibrio Roma e artista che fa parte della Piattaforma Matilde, progetto di Regione e AMAT per la nuova scena marchigiana. “Quali sono le differenze tra la generazione del ’49 e quella dell’80? Cosa raccontano due corpi essendo, allo stesso tempo, l’uno l’idea del futuro e l’altro il suo passato?” queste le domande che animano Parkin’son, lavoro che vede protagonisti un terapista di 62 anni, senza una formazione in danza e un coreografo di 31 anni. Due generazioni a confronto, un padre e suo figlio per raccontarsi attraverso il corpo.

Per informazioni: AMAT 071 2075880.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-09-2011 alle 16:37 sul giornale del 30 settembre 2011 - 605 letture

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