Marinelli: 'Bene collettivo più prezioso. Serve dialogo'

erminio marinelli 2' di lettura 01/08/2011 -

“La sanità è il bene collettivo più prezioso, mi auguro quindi che in un momento cruciale come questo ci sia un dialogo sereno e partecipe”. Così Erminio Marinelli medico e portavoce del Centrodestra in Regione, partecipa alla discussione sul tema della riforma e ricorda che “da Sindaco promossi due Consigli Comunali aperti sul tema con assessori Mascioni prima e Melappioni dopo”.



“Oggi – secondo Marinelli -, Civitanova e le Marche vivono il momento più delicato degli ultimi vent'anni per l'organizzazione della sanità. Il merito di questa riforma necessaaria -dice -, è della crisi economica, la colpa invece è della sinistra che in questi anni ha fatto della sanità il paese dei balocchi sovrapponendo poltrone su poltrone e livelli su livelli: Asur, Zone Territoriali, Distretti, Ambiti Sociali, Agenzia Regionale, Aziende ospedaliere”. “Ora ci si accorge che l'apparato burocratico è eccessivo e che giustamente bisogna risparmiare negli uffici e reinvestire nei reparti. Sempre e solo colpa di Berlusconi? - si chiede Marinelli -. Perché non diciamo ai cittadini che il ticket sui codici bianchi del pronto soccorso, introdotto dalla Finanziaria del Governo nel 2011, nelle Marche esiste dal 2007?”. “Negli anni in cui anche gli Stati Uniti rischiano il fallimento dobbiamo razionalizzare e questo non significa impoverire il pubblico e spingere il modello sanitario privato. Sono le lunghe liste d'attesa e un CUP unico, che obbliga a fare fino a 200km per una visita, a causare la mobilità passiva verso le prestazioni a pagamento. È chiaro che chi può sceglie il privato”.

“Dobbiamo fare in modo che il pubblico funzioni e servono professionisti capaci. Da medico – afferma Marinelli -, so che Civitanova per la sua posizione geografica, Quadrilatero e autostrada, dovrà avere il miglior dipartimento d'emergenza della Regione. È questa la priorità. Perciò la Regione dovrà migliorare pronto soccorso, cardiologico, ortopedico e radiologia senza però smantellare Oncologia. Una 'municipalità portuale' che conta un bacino di 120mila abitanti non può non avere il dipartimento che cura la malattia più diffusa del nostro tempo”. Marinelli conclude dicendo che “Macerata, Camerino e Civitanova devono rendersi conto del comune destino o rischiano di fare la fine dei polli di manzoniana memoria” e ringrazia “la polemica interna nel PD che ha permesso di abbattere i due mostri del piano sociosanitario: cioè la sesta area vasta di Fabriano e il trasferimento di Civitanova nell'area di Fermo. Tuttavia solo quando a settembre la sinistra dovrà tagliare sedici poltrone vedremo la vera resa dei conti”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 01-08-2011 alle 18:45 sul giornale del 02 agosto 2011 - 667 letture

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