comunicato stampa
Videosorveglianza: siglato un importante e innovativo Protocollo d’intesa

Promossa dal Direttore della Direzione Provinciale del Lavoro di Macerata, dott. Pierluigi RAUSEI, con la piena e fattiva collaborazione delle Segreterie provinciali di CGIL, CISL, UIL e UGL nonché delle Associazioni di categoria Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confindustria e delle centrali cooperative – Legacoop, Confcooperative e Agci – è stata raggiunta una importante intesa in materia di videosorveglianza e cioè sulla corretta applicazione delle tutele e dei diritti di cui all’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori (legge n. 300/1970).
Il Protocollo d’intesa è stato sottoscritto questa mattina, presso la Sala Riunioni della DPL di Macerata, da: Segretario provinciale CGIL, Aldo BENFATTO, Segretario provinciale CISL, Marco FERRACUTI, Segretario provinciale UIL, Roberto BROGLIA, Segretario provinciale UGL, Salvatore ZIZZI, Presidente Confcommercio Mario VOLPINI, Presidente Confesercenti Ulderico ORAZI, Presidente Confindustria Nando OTTAVI, Presidente Casartigiani, Franco CARLINI, rappresentante Confartigianato Cinzia MARINCIONI, rappresentante Cna Vittorio PETRINI, rappresentante centrali cooperative (Legacoop, Confcooperative e Agci) Massimo LANZAVECCHIA.
L’art. 4 della legge n. 300/1970, volto a bilanciare i contrapposti interessi/diritti dell’imprenditore ad esercitare il controllo connesso ai suoi poteri datoriali e del lavoratore a preservare una sfera di privatezza intangibile, ha la finalità di impedire quei controlli posti in essere in forme o con modalità che risultano lesive della dignità dei lavoratori, senza dare rilievo, in principio, al fatto che tale “dignità” risulti manifestazione di riservatezza piuttosto che di libertà morale, o di tutela della personalità del lavoratore o di consapevolezza dei controlli o, infine, di diritto a non essere esposto a controlli obiettivamente eccessivi.
L’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori, dunque, prevede in concreto che gli impianti audiovisivi e le altre apparecchiature di controllo a distanza che siano “richiesti da esigenze organizzative e produttive ovvero dalla sicurezza del lavoro”, possano essere installati e posti in uso esclusivamente a seguito di un “previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali” ovvero, in mancanza di accordo, di un provvedimento autorizzatorio della Direzione provinciale del lavoro competente per territorio, su istanza del datore di lavoro, nel quale vengono dettate, ove occorra, le modalità per l’uso di tali impianti.
Il punto centrale dell’intesa, che si rivolge alle aziende in cui non esistono le rappresentanze sindacali aziendali ovvero non sia stato possibile raggiungere un accordo, è determinato dalla costituzione, presso la DPL, di un apposito Comitato tecnico per la videosorveglianza, composto in ottica tripartita da un rappresentante della DPL, in veste di presidente, e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni datoriali firmatarie, incaricato di vagliare, in sede di istruttoria tecnica, le istanze di autorizzazione alla installazione e all’utilizzo degli impianti di sorveglianza antifurto e antirapina che determinano, anche solo occasionalmente, controllo a distanza sui lavoratori e sulle postazioni di lavoro.
Operando nella prioritaria volontà di tutelare al meglio la sicurezza nei luoghi di lavoro e la dignità personale e professionale dei lavoratori del territorio, le parti firmatarie del Protocollo d’intesa hanno voluto predisporre un sistema alternativo di verifica che coniuga le competenze tecniche istituzionali degli Ispettori del Lavoro e quelle tipiche del “controllo sociale” che compete al sistema bilaterale dei sindacati dei lavoratori e dei datori di lavoro.
Il Protocollo, che tiene ovviamente conto degli ultimi pronunciamenti ministeriali e del Garante per la Protezione dei dati personali (Provvedimento dell’8 aprile 2010), consente, inoltre, alla DPL di recuperare al pieno esercizio delle attività ispettive a contrasto del lavoro sommerso, irregolare e illegale, in attuazione della Direttiva ministeriale del 18 settembre 2008, il personale impegnato nelle verifiche preliminari al rilascio delle autorizzazioni agli impianti di videosorveglianza.
In concreto a far data da oggi le aziende del commercio, dell’artigianato, dell’industria e le cooperative che aderiscono alle associazioni firmatarie potranno scegliere fra due sistemi alternativi per richiedere alla Direzione del lavoro l’autorizzazione agli impianti di videosorveglianza:
1)rivolgersi mediante apposita richiesta di parere al Comitato tecnico per la videosorveglianza, allegando l’istanza di rilascio della autorizzazione;
2)rivolgersi alla Direzione provinciale del lavoro con l’apposita istanza di richiesta della autorizzazione. Il Comitato tecnico per la videosorveglianza sarà presieduto da un Ispettore del Lavoro, su incarico del Direttore Rausei, e si occuperà, congiuntamente ai rappresentanti del sindacato dei lavoratori e delle associazioni imprenditoriali, del vaglio istruttorio delle singole istanze.
Le parti hanno poi concordato sulla utilità e sulla opportunità del coinvolgimento degli Enti bilaterali nella valutazione delle problematiche oggetto del Protocollo e hanno espressamente individuato la possibilità di presentare apposita richiesta di parere all’Ente bilaterale al quale l’impresa aderisce, al fine di acquisire la prescritta autorizzazione da parte della Direzione Provinciale del Lavoro a seguito di apposita intesa che i singoli Enti bilaterali procederanno a sottoscrivere con la DPL di Macerata non appena le strutture organizzative saranno pronte ad operare in tal senso.
Infine la Direzione Provinciale del Lavoro si è impegnata ad organizzare, entro il 15 ottobre 2010, almeno tre momenti informativi rivolti alle aziende dei singoli settori produttivi (artigianato, commercio e turismo, industria, cooperazione) sui temi e sulle procedure del Protocollo, nell’ambito delle iniziative di prevenzione e promozione.
Si segnala, da ultimo, che le istanze prodotte dal 3 agosto 2010 potranno essere indirizzate al neo costituito Comitato tecnico per la videosorveglianza e che le aziende che hanno attivato le procedure per l’acquisto e l’installazione di strumentazione riconducibile ai contenuti del Protocollo senza aver ancora raggiunto un’intesa con le rappresentanze sindacali potranno presentare apposita istanza di rilascio dell’autorizzazione alla Direzione provinciale del lavoro entro e non oltre il 31 ottobre 2010.

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