Montecosaro: sfruttamento dell'immigrazione clandestina, in manette due cinesi

polizia di stato 1' di lettura 05/06/2010 -

Nelle prime ore della mattinata di venerdì, nell’ambito dei servizi sul territorio finalizzati alla repressione del fenomeno dello sfruttamento dell’immigrazione clandestina, il personale della locale Squadra Mobile in collaborazione con quello del Comando Stazione del Corpo Forestale di Macerata ha eseguito un controllo presso un casolare in contrada Asola 34, nel Comune di Montecosaro, adibito ad opificio per la lavorazione delle tomaie.



A conclusione di tale operazione, gli Agenti hanno tratto in arresto H.W. di 35 anni, cittadina cinese ma residente in provincia di Cremona, e il cittadino cinese Z.F.S., di 29 anni, clandestino in Italia, perché inottemperante al decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Padova, nel maggio scorso.

Nel casolare, ora posto a sequestro, gli uomini della Squadra Mobile che per entrare hanno dovuto forzare un grosso cancello posto lungo la strada a 300 metri circa dall'opificio, controllato inoltre da telecamere e da un grosso pastore tedesco, hanno accertato la presenza di 15 postazioni di lavoro e rintracciato cinque cittadini cinesi clandestini. Di questi, quattro sono stati trovati nascosti sotto le coperte di un locale destinato a rifugio per gli attrezzi agricoli adibito invece ad alloggi privi di condizioni sanitarie adeguate.

Infine, a stretto contatto con mastici, solventi ed altro materiale nocivo, gli Agenti hanno anche rintracciato tre minori, rispettivamente di 5 mesi, 1 e 2 anni, con tutto il loro corredo: dai giochi alle culle, dai passeggini e seggiolini agli alimenti. Pertanto il personale della Squadra Mobile, che ha provveduto all'arresto della cittadina cinese per il reato di sfruttamento dell'immigrazione clandestina, ha provveduto a segnalare la vicenda alla magistratura minorile.






Questo è un articolo pubblicato il 05-06-2010 alle 12:50 sul giornale del 07 giugno 2010 - 1130 letture

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