Camerino e Matelica: no alla chiusura pomeridiana degli uffici postali

No alla chiusura pomeridiana degli uffici postali di Matelica e Camerino.
A scendere in campo contro l\'annuncio di Poste Italiane, che da
lunedì prossimo avrebbe ridotto l\'orario di apertura, con
conseguenze sui posti di lavoro e l\'operatività degli uffici, sono
Dario Conti sindaco di Camerino, e Paolo Sparvoli, sindaco di
Matelica. \"Se le poste non ci ascolteranno cercherò dei privati
che possano svolgere il medesimo servizio di questa azienda\", tuona
Conti \"questa scelta ci è stata comunicata in modo improvviso due
giorni fa, a ridosso del giorno di festa, si penalizza ancora una
volta l\'entroterra montano\".
I due sindaci hanno scritto una
lettera alla direzione nazionale ed alle divisioni locali di Poste
Italiane, ed ai sindacati. \"Tale decisione che risponde a
discutibili logiche di impresa applicate senza alcun riguardo ad un
servizio pubblico, qual è quello svolto da Poste Italiane Spa,
penalizza oltremodo le nostre città , il vasto territorio
circostante\", si legge nella missiva. Più volte per scongiurare
questo provvedimento annunciato lo scorso marzo durante l\'incontro
nazionale con i sindacati a Roma, Conti ha chiesto incontri e scritto
lettere, mai prese in considerazione.
\"Vi chiediamo pertanto din
sospendere tale vostro provvedimento in attesa di un confronto che
mai c\'è stato\". Nella lettera si parla della possibilità di
rivolgersi a poste private, \"stante l\'insensibilità mostrata da
Poste Italiane in ordine alle problematiche sollevate\". Per il
momento però gli uffici postali di Camerino e Matelica continueranno
a restare aperti sino alle 18.30 dal lunedì al venerdì, perchè i
sindacati a cui l\'azienda non ha comunicato il provvedimento come
prescritto dal contratto, hanno avviato un\'azione di diffida ai sensi
dell\'articolo 18 del contratto collettivo di lavoro.
\"Ci sarà un incontro entro la prossima settimana ad Ancona con l\'azienda - fanno sapere dalla Uil Poste di Macerata - in cui si discuteranno gli aspetti contrattuali. Da parte nostra ci batteremo per mantenere la piena operatività degli uffici ed i livelli occupazionali\". Se i due uffici chiuderanno al pomeriggio, diversi dipendenti rischiano il trasferimento. Solo 4 sigle sindacali su 6 che hanno firmato il contratto di lavoro, hanno sottoscritto la diffida contro Poste Italiane.

Questo è un articolo pubblicato il 31-10-2009 alle 15:54 sul giornale del 02 novembre 2009 - 1550 letture
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