Vongolari: Provincia chiede urgente riapertura tavolo trattativa

2' di lettura 22/09/2009 - La Provincia di Macerata chiede l’immediata riapertura del tavolo della trattativa per la definizione dei bacini di pesca davanti alle coste marchigiane e chiede di farne direttamente parte per poter essere garante dei legittimi interessi dei vongolari civitanovesi.

E’ quanto ha chiesto ufficialmente il presidente Franco Capponi con un telegramma inviato al presidente della Regione Spacca e all’assessore regionale Solazzi, dopo che nei giorni scorsi aveva già manifestato nei confronti della Regione le perplessità in ordine al dimensionamento dei compartimenti di pesca, a seguito della sentenza del Tar Marche.

E’ necessario procedere con una coerente nuova ripartizione delle zone di pesca – ha scritto Capponi al presidente della Giunta regionale – che non può prescindere dai dati di pescosità dell’intero bacino marchigiano, dal numero di barche assegnate ad ogni singolo bacino e al consorzio”. La Provincia ritiene necessario che la Regione presenti urgentemente una nuova proposta che tenga conto dei dati di pescosità delle zone e dell’incidenza del numero di vongolare di ciascuna marineria.

Chiediamo far parte del tavolo di trattativa – ha aggiunto il presidente della Provincia di Macerata, auspicando la presenza anche delle altre Province marchigiane – per assicurare il rispetto dei fondamentali principi di uguaglianza di trattamento da parte del Ministero competente e soprattutto da parte dei funzionari dello stesso che con i loro atti pregressi hanno invaso anche la competenza riservata alla Regione”. Fino ad oggi, infatti, secondo la Provincia di Macerata i parametri applicati – non per colpa della Regione – hanno pesantemente penalizzato solamente le quarantaquattro vongolare di Civitanova Marche.

“Il nostro intervento – ha scritto in conclusione Capponi – è volto a determinare una fattiva collaborazione per la soluzione di un problema che si trascina da anni nel settore della pesca marchigiana e permettere un futuro più tranquillo nel lavoro di tanti operatori del comparto e delle loro famiglie”.