Banca Marche: nel 2008 utili in calo, crescono impiego e raccolta

In tale contesto, a riprova dell\'attenzione che la
Banca riserva alle piccole-medie imprese, si è intensificata l\'attività
con i Confidi, tramite i quali, nel corso del 2008, sono stati erogati
finanziamenti per oltre 287 milioni contro i 281 milioni del 2007.
I
conti correnti, per utilizzi di linee di credito ordinarie e anticipi
salvo buon fine, si attestano a 4.049 milioni (+8,1% sul 2007) e
rappresentano circa il 26% dell\'aggregato complessivo, mentre il
credito al consumo totalizza 251 milioni segnando un incremento del
2,0% sul 2007. Il comparto dei mutui totalizza 8.797 milioni,
registrando un incremento di 617 milioni (+7,5% sul 2007). Inoltre, nel
2008 si sono avute nuove erogazioni a clientela per 2.934 milioni di
euro, di cui 992 milioni di euro a tasso fisso, con un incremento annuo
del 4,9%.
A seguito dell\'accelerato aggravamento delle condizioni dello scenario macroeconomico nella seconda parte del 2008, le attività deteriorate ammontano a 711 milioni di euro (+21,5%). I crediti deteriorati si compongono, quanto a 322 milioni di euro, per sofferenze in crescita del 20,8%, e, quanto a 242 milioni di euro, per incagli che, viceversa, mostrano una flessione di 16 milioni, rispetto ai 12 mesi precedenti (-6,2%).
La raccolta diretta si attesta a 15.281 milioni (+11,1% sul 2007), facendo segnare un incremento (+22,4%) delle forme tecniche a termine (certificati di deposito e obbligazioni) e una flessione delle altre componenti. Le obbligazioni proprie raggiungono 5.608 milioni di euro (+7,0%). La raccolta indiretta ammonta a 4.755 milioni di euro, in riduzione di 1.388 milioni di euro rispetto al 2007 (-22,6%), a seguito della flessione della raccolta gestita (-32,3%) e della componente amministrata (-8%), ascrivibili alla fase discendente dei corsi azionari, particolarmente accelerata nel quarto trimestre del 2008.
Posto quanto sopra, i risultati di Banca Marche si mantengono, anche nel 2008, all\'altezza dei precedenti in virtù della crescita delle principali voci che partecipano al risultato economico di esercizio. Il margine di interesse si attesta a 426,1 milioni per un incremento del 14,1% sul 2007, mentre le commissioni nette (-8,4%) risultano pari a 93,1 milioni. I risultati da negoziazione di attività e passività finanziarie sono pari a 23,8 milioni, mentre i dividendi e risultati relativi alle partecipazioni ammontano a complessivi 19,7 milioni di euro. Ne consegue che il margine di intermediazione lordo raggiunge 562,8 milioni (+10,4%). Il risultato della gestione finanziaria si attesta a 480,3 milioni (+2,3%).
Peraltro la Banca, in relazione all\'andamento negativo dell\'economia nel corso del 2008 e al conseguente deterioramento dei crediti, ha prudenzialmente appostato rettifiche di valore nette per oltre 78 milioni contro 40,3 milioni del 2007.
Le spese di funzionamento, pari a 345,3 milioni, crescono del 6,9% rispetto al 2007. In tale ambito, le spese del personale, anche a seguito del rinnovo del CCNL e, in minor misura, della dinamica degli organici legata al finanziamento dei piani di sviluppo commerciale, sono pari a 223,7 milioni (+4,8% sterilizzando gli importi del 2007 dall\'effetto della valutazione attuariale sul t.f.r. a seguito della riforma della previdenza complementare).
Le \"altre spese amministrative\" ammontano a 97 milioni per un incremento del 3,7% dovuto in larga misura agli interventi volti al miglioramento della funzionalità e della economicità dei servizi informatici del Gruppo, che hanno fatto salire le spese della specie del 23,8% rispetto al 2007, mentre le spese generali, pari a 13,7 milioni, mostrano una riduzione rispetto allo stesso periodo dell\'anno precedente pari al 17,7%.
L\'utile netto assomma a 108
milioni di euro (-7%) e consente al C.d.A. di proporre all\'Assemblea
dei Soci la distribuzione di un dividendo di 4,2 centesimi per azione
(in linea con i 4,5 centesimi distribuiti a valere sul 2007).
Inoltre, nel 2008 la Banca ha migliorato il proprio equilibrio patrimoniale (il Tier 1 Ratio - Patrimonio di base / attivo ponderato per il rischio - è infatti passato dal 6,71% nel 2007 al 7,54% a fine 2008) a seguito della politica di rafforzamento del presidio patrimoniale. L\'equilibrio di liquidità strutturale è stato raggiunto - nonostante una situazione dei mercati dei capitali non certo favorevole - attraverso la riduzione della posizione debitoria netta sul mercato interbancario la quale, da oltre 1.600 milioni nel 2007, si è pressoché azzerata nel 2008.
Il ROE (Return On Equity) si attesta invece al 10,4% contro il 13,9% del 2007, principalmente per effetto dell\'aumento di capitale a pagamento, che ha comportato una diluzione dell\'utile di esercizio su un numero maggiore di azioni.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-03-2009 alle 22:15 sul giornale del 05 marzo 2009 - 877 letture
In questo articolo si parla di attualità, jesi, macerata, banca marche
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