Caso Civita.S, Rossi diffida il segretario generale, "inopportuno che si neghino atti ai consiglieri comunali"

Si chiedeva in particolare copia di una relazione in cui il segretario generale evidenziava la necessità da parte dell’amministrazione comunale di dare incarico ad un avvocato di occuparsi della suddetta vicenda e copia del “parere pro veritate” dello stesso avvocato relativo appunto all’azione di responsabilità nei confronti di ex amministratori della Civita.S. Non avendo avuto il minimo riscontro in merito, il 29 ottobre inviavo un’altra pec con la quale sollecitavo, nei termini previsti dai regolamenti, l’invio di quanto richiesto.
Il giorno successivo il segretario generale rispondeva alla mia pec con una nota in cui evidenziava il riscontro alla mia richiesta allegando la documentazione e raccomandando la necessaria discrezione, in relazione alla particolarità e delicatezza dell’argomento, “pur non essendo da qualificare il documento come temporaneamente secretabile”.
Leggendo con attenzione il documento alcuni giorni dopo mi accorgo che il “parere pro veritate” non era completo e mancava effettivamente di due pagine, la 81 e la 82. Il 5 gennaio 2021 con un’altra pec chiedo al segretario generale di integrare il documento con le pagine mancanti; tre giorni dopo arriva la strana risposta: Morosi in sostanza dice che, visto che successivamente alla mia prima richiesta anche un altro consigliere comunale (Silenzi) aveva chiesto copia del “parere” e che, ascoltato il parere dello stesso avvocato che aveva redatto il parere (strano no?), avevano poi negato a quel consigliere copia del documento, si vedeva costretto a negarmi copia delle pagine mancanti.
Quindi prima mi si risponde raccomandando massima discrezione pur non essendo il documento secretabile; poi lo si nega invece ad un altro consigliere perché nel frattempo si è chiesto un parere allo stesso avvocato che ha redatto l’altro parere ed infine si nega le due pagine mancanti anche a me, che in realtà sono già in possesso di un documento non secretabile ma poi secretato sulla base del parere dello stesso avvocato che ha dato l’altro parere. Pazzesco! Ma mi chiedo: visto che ho praticamente quasi tutto il documento perché mai mi si negano quelle pagine? Cosa mai ci sarà scritto di tanto “pericoloso” in quelle due paginette? Tutto, comprese le inconsistenti giustificazioni corroborate dal parere legale, mi fa pensare che l’omissione iniziale allora non fosse a causa di una disattenzione ma che vi fosse premeditazione.
In attesa delle risposte, visto che ritengo inopportuno e contro ogni norma che il segretario neghi a me come a Silenzi copia di un atto amministrativo, ho appena inviato una formale diffida, corredata di sentenze e pareri ministeriali, allo stesso Morosi affinché entro 30 giorni rilasci copia di quanto richiesto, a cui seguirà eventualmente formale esposto alla Procura della Repubblica di Macerata per omissione di atti amministrativi.
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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-01-2021 alle 18:12 sul giornale del 12 gennaio 2021 - 190 letture
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